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Negli ultimi giorni, la Turchia ha posizionato sul confine con la Siria oltre 250 carri armati. Ankara capitale turca, ha chiesto alla Nato di attivare i sistemi radar, perché allarmata dal pericolo di un attacco missilistico e chimico da parte di Damasco. Stamattina il quotidiano turco Hurriyet, ha spiegato che i mezzi militari dell’esercito di Ankara sono arrivati da Sanliurfa, Mardin e Gaziantep, tutte località del sud-est turco a maggioranza curda. La tensione fra Turchia e Siria è di nuovo alta, dopo che la settimana scorsa alcuni colpi di mortaio caduti in territorio siriano hanno ucciso 5 civili. La Turchia ha risposto con un fuoco di rappresaglia e il parlamento di Ankara ha autorizzato l’esercito a intervenire oltre confine, in risposta ad altre azioni armate da oltre il confine siriano. Due giorni fa il capo di Stato maggiore, Necdet Ozel, in visita nella zona, ha affermato che in caso di attacco, Ankara è pronta a reagire in modo ancora più violento. Mercoledì sera, infine, un aereo siriano partito da Mosca e diretto a Damasco, è stato costretto ad atterrare ad Ankara scortato da due F-16 della Mezzaluna, perchè sospettato di trasportare materiale militare. Secondo il quotidiano russo Kommersant a bordo dell’Airbus A320 c’erano 12 scatole di elementi tecnici per i sistemi radar di difesa aerea.. Secondo il governo turco, l’aereo siriano trasportava tecnica militare da Mosca a Damasco e la vicenda ha creato forti tensioni diplomatiche tra la Russia e la Turchia.
