Peugeot e Fiat Chrysler Automobiles svelano il logo di Stellantis, il nuovo gruppo che nascerà dalla fusione paritetica dei rispettivi business. La presentazione del logo - sottolineano Fca e Psa - segna un altro passo verso il completamento della fusione, che è previsto entro la fine del primo trimestre 2021, subordinatamente al soddisfacimento delle consuete condizioni di closing, inclusa l'approvazione da parte degli azionisti di entrambe le società nelle rispettive assemblee straordinarie e il soddisfacimento dei requisiti antitrust e altri requisiti normativi.

Stellantis, utile in crescita record (+37%)

Stellantis chiude il primo semestre dell’anno con numeri record e vola anche in Borsa con il titolo che chiude con +2,6%: numeri che fanno dire al ministro del made in Italy, Adolfo Urso che ora «la multinazionale può investire di più nel nostro Paese»

Tutti gli indici sono infatti positivi: i ricavi netti sono pari a 98,4 miliardi di euro, il 12% in più dello stesso periodo del 2022, grazie soprattutto alle maggiori consegne e l’utile netto è di 10,9 miliardi di euro, in crescita del 37%.  Le vendite globali di auto elettriche e di auto a basse emissioni sono in aumento, anno su anno, rispettivamente del 24% a 169 mila unità e del 28% a 315 mila unità.

L’amministratore delegato Carlos Tavares si dice fiducioso di raggiungere “entro poche settimane” l’accordo di transizione con il governo Meloni, che sancirà l’impegno di Stellantis ad aumentare la produzione in Italia “fino a un milione di veicoli, inclusi i veicoli commerciali”. «Tra fine 2023 e inizio 2024 vedremo un’inversione di tendenza e la produzione in Italia tornerà a crescere. Per raggiungere questo obiettivo, però, bisogna essere in due. Dipende anche dal governo che deve sostenere le auto a bassa emissione, non possiamo fare da soli» sottolinea il manager.

«I dati di oggi sui ricavi e sugli utili di Stellantis ci dicono che questa grande multinazionale, nata anche in Italia, ha le risorse per investire di più nel nostro Paese».  «C’è una piena condivisione con le Regioni dove sorgono gli stabilimenti dell’automotive, di questa filiera straordinaria che è orgoglio del Made in Italy, per una politica condivisa e per raggiungere un’intesa di alto profilo con Stellantis».  Secondo quanto riporta una nota del ministero, Urso e i rappresentanti delle Regioni hanno concordato «sull’importanza del raggiungimento degli obiettivi prefissati per poter rilanciare la produzione e gli stabilimenti italiani del Gruppo Stellantis».

Questi i principali obiettivi: l’incremento della produzione a un milione di auto l’anno secondo un preciso cronoprogramma, esteso anche ai nuovi modelli più innovativi, l’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo, l’accompagnamento nella transizione green e digitale della filiera e la garanzia dell’indotto e dell’occupazione. Ogni obiettivo, tenuto conto delle diversità dei singoli stabilimenti localizzati sul territorio nazionale, servirà per il rilancio del comparto automotive italiano. Urso ha ribadito l’impegno del Governo per raggiungere in tempi brevi un accordo con Stellantis affinché l’Italia “consolidi il proprio ruolo di riferimento per la produzione automobilistica dell’azienda”

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