Disastro ferroviario in Spagna, macchinista: “Ho sbagliato, voglio morire”

“Ho sbagliato, voglio morire”: questa è la frase pronunciata da Francisco José Garzon Amo, il macchinista del treno deragliato nella serata di mercoledì nei pressi della stazione di Santiago de Compostela. Come riporta il quotidiano spagnolo El Mundo, si tratta di una farse contenuta nella trascrizione del dialogo, che è stata acquisita dalla magistratura insieme alle scatole nere del convoglio. Quella di mercoledì è la peggiore catastrofe ferroviaria avvenuta in Spagna dal 1944 ad oggi, incidente in cui hanno perso la vita almeno 80 persone, ma il bilancio delle vittime  potrebbe ancora aumentare dato che almeno 34 persone – fra cui tre bambini – si trovano in condizioni critiche. Le vittime finora identificate sono 67 delle 80 vittime, mentre tutti i feriti sono stati identificati e le loro famiglie avvertite. Le cause dell’incidente rimangono ancora da accertare. Il 52enne Garzon Amo – macchinista da trent’anni e impiegato su quella linea da oltre un anno – è stato già sottoposto ieri al test dell’etilometro, che ha dato risultato negativo; sempre nella registrazione effettuata subito dopo l’incidente l’uomo – rimasto intrappolato nella motrice, ma sopravvissuto senza ferite gravi e attualmente piantonato in ospedale – avrebbe ammesso di star circolando a 190 chilometri orari, in un tratto di linea tuttavia in cui la velocità massima autorizzata era di 80 km/h. L’incidente in particolare è avvenuto in una curva a tre chilometri dalla stazione di Santiago. Al momento l’unico dato certo è che il convoglio è entrato in curva a velocità eccessiva, aveva superato un test meccanico poche ore prima della partenza, e che nel tratto interessato la linea disponeva della ripetizione elettronica dei segnali (Asfa) ma non del sistema automatico di frenata in caso di velocità eccessiva del convoglio (Ermts, installato e attivo invece nelle tratte ad alta velocità). Tuttavia, anche l’Asfa prevede una frenata automatica di emergenza se il macchinista non riconosce l’avvenuta ricezione del segnale trasmesso dal sistema: secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo El Pais, Garzon Amo avrebbe spiegato ieri durante una prima ricostruzione dei fatti di aver segnalato la ricezione, il che avrebbe disabilitato l’automatismo, ma rimane ancora da chiarire per quale motivo non abbia frenato il convoglio.

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