Omicidio Bergamini, svolta dopo 24 anni: ex fidanzata indagata per omicidio volontario

Novità nelle indagini sulla morte  di Donato Bergamini, il calciatore del Cosenza  che ha perso la vita il 18 novembre del 1989 perché investito da un camion. Dalle indagini è però emersa la fragilità di tale versione. In particolare i sospetti degli inquirenti si sono concentrati su Isabella Internò, l’ex fidanzata di Bergamini, alla quale questa mattina è stato notificato un avviso di garanzia. L’avviso è stato emesso dalla Procura di Castrovillari, in seguito ai risultati delle indagini che hanno accertato che il giocatore era già morto quando è stato investito dal camion e non si gettò a pesce sotto il mezzo, come stabilì la prima inchiesta. Ad ipotizzare il primo scenario sono una serie di perizie realizzate dai carabinieri del Ris e dal medico legale dopo la riapertura dell’inchiesta su richiesta della famiglia Bergamini.

Isabella Internò era stata sentita in qualità di testimone nel dicembre del 2011, poiché è l’unica testimone oculare di quel presunto incidente stradale che, fino a qualche anno fa, era ritenuto la causa della morte del calciatore. Ad avvalorare la tesi che il calciatore si fosse suicidato erano state, all’epoca, proprio le testimonianze della ragazza e del camionista che era alla guida del mezzo carico di agrumi che avrebbe investito il calciatore, provocandone la morte.

L’anno scorso, nell’ambito della nuova inchiesta avviata dopo le denunce dei familiari, la Procura di Castrovillari affidò ai Ris di Messina e a un medico legale l’incarico di effettuare perizie e accertare le cause della morte. Dagli accertamenti scientifici era emerso che Bergamini era già morto quando fu investito dal camion.

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