Navigator, seimila assunti da Anpal

 C’è già chi l’ha ribattezzata la carica dei 10mila navigator con riferimento ai 10mila operatori dei centri per l’impiego delle regioni e di Anpal Servizi che dovranno essere assunti entro aprile per gestire il reddito di cittadinanza. Una operazione che, però, oltre a presentare più di un aspetto problematico, incontra perplessità e riserve non solo da parte dei vertici delle Regioni ma anche da parte di più di un osservatore che punta l’indice sulle modalità della selezione.

 Ci sono i 4mila in carico alle regioni: ed è tutto da vedere il percorso per il loro reclutamento. Ma ci sono soprattutto i 6mila che dovranno essere assunti da Anpal Servizi spa, la ex Italia Lavoro, società del ministero del Lavoro. Per loro s’ipotizza un contratto di collaborazione, co.co.co., di due anni con promessa di stabilizzazione. Si vocifera di una retribuzione da 1.700-1.800 euro mensili, con i contributi versati a parte.

Ma uno degli elementi più controversi riguarda la tempistica e le modalità della selezione in particolare dei 6 mila destinati a Anpal Servizi: l’operazione avverrà in piena campagna elettorale per le europee con criteri da società privata e non da Pubblica amministrazione. Dunque, niente concorsi pubblici, con le garanzie tipiche di questo tipo di attività, ma valutazione dei titoli e colloqui tutti da definire nei contenuti e nei criteri di svolgimento.

Quel che è certo è che si sta correndo per mettere in piedi il meccanismo. Ed è data per imminente la pubblicazione di un ‘bando’ sul sito dell’Agenzia nazionale per le politiche attive con un avviso di 15 giorni per le domande. Potranno inviare il curriculum i laureati in economia, giurisprudenza, sociologia, scienze politiche, psicologia o scienze della formazione. La selezione sarà per titoli ed esami. Una volta assunti, però dovranno passare per un periodo di formazione sul campo di sei-otto mesi.

 Si rischia un pasticcio, insomma, ma anche un caso politico. E questo senza contare che anche le Regioni e i Comuni sono sul piede di guerra. Tanto che il presidente della Conferenza delle regioni, Stefano Bonaccini, non esita a puntualizzare: «L’avviso ai naviganti e non ai navigator lo voglio lanciare subito. Rischiamo un caos operativo incredibile. Nella legge di Bilancio non ci sono le risorse promesse».

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