“Ho letto con attenzione la lettera del Ministro e Vicepresidente Di Maio, ieri pubblicata sul Sole 24 Ore, con la quale mi sollecita l’apertura di un confronto tra Governo e parti sociali sulle norme necessarie a rilanciare il nostro sistema economico e sociale. Accolgo senz’altro questo invito e annuncio che, già per la prossima settimana, convocherò a Palazzo Chigi tutti i rappresentanti sindacali, delle imprese e delle altre associazioni di categoria, per un confronto ordinato e proficuo con la partecipazione di tutti i Ministri, in modo da acquisire, all’esito delle diverse interlocuzioni, una condivisa valutazione sulle varie istanze, utile a definire i contenuti della manovra economica in coerenza con gli interessi generali dei cittadini”, ha scritto in una lettera a Repubblica il premier Giuseppe Conte ribadendo che “ogni iniziativa compiuta da una singola forza politica, perseguita separatamente, è pienamente legittima, ma non può sostituirsi al pieno contraddittorio tra tutte le parti politiche e sociali, alla presenza dell’intero Governo, come impongono le regole di correttezza istituzionale”.
“La legge di bilancio, infatti – prosegue il Premier – è l’espressione massima dell’indirizzo politico della maggioranza, e – più di ogni altra – richiede piena condivisione e coordinamento dal Vertice. Una iniziativa perseguita senza un principio di coordinamento rischia di complicare – non già di agevolare – il processo decisionale e, in particolare, la più completa formazione ed espressione della politica generale di governo, con il risultato di compromettere l’efficacia della nostra azione”.