Lifeline tra Malta, Macron e Conte

Un incontro segreto a Roma tra Conte e Macron sblocca il caso Lifeline: la nave della ong tedesca andrà a Malta e ‘una quota’ dei 234 migranti a bordo sarà accolta in Italia, il resto in altri 6 paesi Ue. Ma dalla Lifeline nella notte twittano: ancora nessun permesso per attraccare o almeno ripararsi in acque maltesi; molte persone necessitano di cure mediche intensive. Salvini intanto attacca il presidente francese: ‘Apra subito le porte di casa sua ai 9.000 che la Francia si era impegnata ad accogliere’. I governi devono aiutare i poveri, ha detto papa Francesco incontrando Macron.

Dalla Lifeline fanno sapere di aver chiesto di essere autorizzati almeno a entrare nelle acque maltesi, per trovare riparo dalle onde alte e dal vento. Un giorno fa è arrivata la notizia che siamo autorizzati ad entrare a Malta, ma non abbiamo ancora ottenuto l’approvazione, scrive la ong tedesca. Chiediamo ora se siamo autorizzati a proteggerci almeno dalle alte onde e dal forte vento al largo della costa maltese. Molti a bordo stanno soffrendo di mal di mare.

Dopo una settimana in mare, la navigazione dei migranti della nave Lifeline potrebbe concludersi presto nel porto maltese di La Valletta. Da qui, le 234 persone salvate giovedì scorso davanti alle coste libiche dovrebbero essere poi ridistribuite subito su base volontaria tra un drappello di Paesi dell’Ue: una soluzione del tutto inedita nella gestione degli sbarchi, che potrebbe segnare un precedente nella politica europea. E che il governo italiano già rivendica come un successo nel giorno in cui incassa anche un’apertura dalla Commissione europea: ‘Non è giusto – sottolineano a Bruxelles – che sia solo un Paese dell’Ue a ricevere tutte queste navi. Abbiamo compreso la posizione italiana’.

Il premier maltese Joseph Muscat – che pure si intesta lo sforzo diplomatico per arrivare a un accordo ad hoc – ancora frena: al momento non è stato dato il via libera all’ingresso della nave in porto. Si attende che tutti gli Stati coinvolti nei colloqui accettino di accogliere in patria la loro quota di passeggeri della Lifeline. La disponibilità per ora è arrivata da Italia, Francia, Portogallo, oltre alla stessa Malta. Germania, Olanda e Spagna starebbero invece ancora valutando.

‘Coerentemente con il principio cardine della nostra proposta sull’immigrazione’,  ha sottolineato Conte dopo avere dato l’annuncio dell’intesa raggiunta con Muscat,  ‘l’Italia farà la sua parte e accoglierà una quota dei migranti che sono a bordo’. Dalla Lifeline si sono detti soddisfatti del sostegno maltese anche se, per loro, tuttavia, altri guai potrebbero iniziare proprio una volta sbarcati. La Valletta ha annunciato un’indagine e possibili azioni contro l’equipaggio che ha ignorato le istruzioni date dalle autorità italiane in accordo con le leggi internazionali.​Parole, pure queste, che suonano come un significativo cambio di tono nei confronti di Roma dopo che nei giorni scorsi da Malta avevano parlato di vera disumanità per non aver subito accolto la nave in un porto italiano. In attesa degli eventi, il ministro degli Interni Matteo Salvini può intanto esultare su Twitter: ‘E due! Dopo la ong Aquarius spedita in Spagna, ora tocca alla Lifeline che andrà a Malta. Stop all’invasione’.

Intanto è tornata sotto i riflettori anche la nave Aquarius della ong Sos Mediterranee. All’imbarcazione dirottata nei giorni scorsi a Valencia con il suo carico di oltre 600 migranti, è stato ora negato da Malta anche uno sbarco tecnico per fare rifornimento. Ha accettato di accoglierla Marsiglia, nel Sud della Francia. Stavolta, però, senza migranti a bordo.

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