Letta: Via il Porcellum. All’Italia non serve salvataggio Ue

“Il Porcellum è un monstrum che non garantisce nè rappresentanza nè governabilità. Una vergogna, peraltro a rischio di incostituzionalità, che va superata al più presto. Mi sono impegnato a farlo dinanzi al Parlamento. Ciò detto, non dobbiamo cercare scorciatoie e cadere nell’errore di considerare la legge elettorale la causa unica di tutti i mali della politica italiana”. E’ quanto sottolinea il premier Enrico Letta in una intervista che uscirà sulla rivista Arel pubblicata oggi in anticipo da ‘Europa’. Per il presidente del consiglio oltre a cambiare questo sistema elettorale occorrerebbe rivedere anche il “bicameralismo paritario, il numero eccessivo di parlamentari”. “Riassumendo: il caos -avverte- è ingenerato anzitutto da un sistema non all’altezza delle sfide con le quali un paese come l’Italia deve oggi misurarsi. Tanto più dopo vent’anni di bipolarismo muscolare e inconcludente che ha inibito ogni serio tentativo di riforma”. Nell’intervista rilasciata ad Arel parla anche del futuro del suo Pd e della spaccatura sull’elezione del Presidente della Repubblica. “Quello del Pd è un progetto straordinario, unico, che in questi anni però ha vissuto troppi stop and go”. “Certamente –spiega Letta- quanto avvenuto per l’elezione del presidente della Repubblica, lo scorso aprile, costituisce a mio parere un punto di non ritorno. Si sono messe a repentaglio le nostre stesse ragioni fondative. Confido che l’esperienza serva a tutti come monito. Così come confido che la partita congressuale alle porte si riveli aperta, franca, costruttiva”. Parla anche del rapporto con gli alleati e dell’esigenza di un rapporto meno bellicoso per fare le riforme di cui ha bisogno il Paese. Anche perché, sottolinea durante l’intervista, “ho detto e ripetuto molte volte che il mio è un governo d’eccezione. Perché eccezionale era la paralisi nella quale era precipitato il sistema istituzionale e politico con l’impasse del voto per il capo dello stato”. “Ciò che auspico, conclusa l’esperienza di questo governo -sottolinea- è che la democrazia italiana possa ritornare a un sistema dell’alternanza normale, di stampo europeo, lasciandosi però alle spalle le incrostazioni di una conflittualità permanente che ha bloccato il paese”.

Intervista alla Bbc: Italia non ha bisogno dell’aiuto Ue. E in una intervista rilasciata in inglese al canale radiofonico Bbc 4 si dice fiducioso sul futuro dell’Italia che non ha bisogno di essere salvata dall’Ue. “All’Italia basterà proseguire sul cammino delle riforme già avviate, senza necessità di un eventuale salvataggio europeo”. “Ci troviamo in un periodo in cui tutti i Paesi hanno dei problemi, ma l’Italia è fra i migliori Paesi europei per consolidamento fiscale e con un deficit strutturale inferiore al 3%” ha sottolineato il presidente del consiglio. “Sono sicuro che basterà continuare nel nostro programma di riforme strutturali, ho fiducia nella nostra economia e nel fatto che le riforme daranno dei risultati positivi”. Un fiducia supportata da “un largo consenso nel Parlamento e nel Paese” che, secondo Letta, aumenterà perché “uno dei punti principali del nostro lavoro è quello di mirare alla riforma della politica italiana che è uno dei principali problemi, perché ci sono troppi privilegi per i politici e troppi politici. Ci sono anche molti problemi di credibilità del sistema politico”. Enrico Letta alla Bbc si dice fiducioso sul futuro del suo esecutivo anche perché i problemi di Silvio Berlusconi non avranno ripercussioni sul suo esecutivo. “Ignoro quale sarà il futuro di Berlusconi, ma sono sicuro che i suoi problemi giudiziari non avranno alcuna conseguenza sul governo”.

 

 

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