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Gli accaduti di Parigi, ovvero l’attacco terroristico di Cherif ed Said Kouchi, fratelli algerini ed autori della strage di Charlie Hebdo, impone non poche riflessioni che devono essere utili semplicemente spingendosi oltre le lecite paure. L’affermazione della democrazia su scala universale è molto lontana dal poter essere realizzata perchè fortemente esposta all’offensiva proveniente dal terrorismo islamista. Si parla nella fattispecie di una logica diametralmente opposta ad una logica democratica perchè esprime, ed in modo dogmatico, il disprezzo totale per coloro che lo criticano o semplicemente dissentono. I vignettisti di “Charlie Hedbo” esprimevano nulla altro che una vena libertaria, interpretata follemente in oltraggio ed offesa ad una religione. Il valore della libertà, anche di espressione, è sconosciuto dall’ortodossia dogmatica che non ti mette alla berlina ma ti condanna a morte. Dopo l’attentato costato la vita a dodici persone bisogna realmente interrogarsi sulle scelte politiche finore fatte in materia di immigrazione. Un fenomeno che non si può fermare e che ci pone di fronte a rischi enormi. I modelli perseguiti per assobire gli immigrati non hanno funzionato e, volenti o nolenti, dobbiamo prenderne atto. La convivenza pacifica tra culture etnico religiose diverse ha prodotto, nel migliore dei casi, comunità chiuse che non si parlano e non si riconoscono nello stesso sistema di regole. L’integrazione ha prodotto, come è avvenuto in Francia, una massa crescente di giovani rancorosi e frustrati che nell’Islam hanno ritrovato un senso di appartenenza collettiva. E’ stato un fallimento e bisogna accettarlo, che non si può inquadrare nel populismo di destra e nemmeno nel buonismo di sinistra che continua a cercare un dialogo che non c’è, e non potrà mai esserci. Non si possono più chiudere gli occhi dinanzi al disagio che si sta facendo strada nelle società europee. Per scongiurare un futuro di conflitti civili bisognerà prendere atto che non si possono accogliere persone per semplice spirito di carità, spirito caritetevole usato verso chi odia il nostro stile di vita ed è ben pronto ad impugnare le armi. L’integralismo islamista persegue un disegno geopolitico di conquista indirizzato contro le democrazie occidentali non meno che contro parte del mondo musulmano. Bisogna semplicemente prenderne atto…
Roberto Cristiano
