India. Italiani rapiti, nessun segnale da maoisti

Nessun segnale dai due maiosti, nonostante l’ultimatum per il rapimento dei due italiani, Paolo Bosusco e Claudio Colangelo,  sia già scaduto da ore. I rapinatori non hanno ancora risposto all’offerta dello ‘chief minister’ dello Stato di Orissa, Naveed Patnaik.
Diventa sempre più dura quindi l’attesa di un segnale da parte dei ribelli che venerdì scorso, nel distretto Kandhamal dello stato di Orissa, hanno sequestrato Paolo Bosusco e Claudio Colangelo, accusati di avere scattato delle foto ad alcune donne indiane sulla riva di un fiume.

I ribelli hanno chiesto la fine delle oppressioni, delle operazioni di rastrellamento e l’accettazione di tredici rivendicazioni, tra cui il rilascio di tre leader del Partito Comunista dell’India attualmente in carcere.

“Se il governo non accoglierà queste misure, non potremo farci niente se i due ostaggi perderanno la vita”, ha minacciato il leader dei maoisti, Sabyasachi Panda, sottolineando che l’unico responsabile sarà”il governo che continua con l’oppressione e con il business del turismo illegale” a sfruttare la regione.

Ieri, intanto, è arrivato a Bhubaneswar, nello Stato dell’Orissa, il console generale italiano di Calcutta, Joel Melchiori,” per lavorare in stretto contatto con le autorità locali”, riferiscono i media indiani. “Le cose sembrano andare per il verso giusto, confidiamo in una soluzione della vicenda nel più breve tempo possibile”, ha detto il diplomatico.

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