Igor, Corte Appello: “Omicida lucido e razionale”

Un omicida lucido e calcolatore. Questo e’ Norbert Feher alias Igor Vaclavic per i giudici della Corte di assise di appello di Bologna che hanno confermato, il 27 maggio, la condanna all’ergastolo per il serbo 39enne. La Corte, che ha respinto la richiesta di perizia psichiatrica della difesa dell’imputato, ha sottolineato la condotta di ‘Igor’ in entrambi gli omicidi, quello del barista Davide Fabbri, l’1 aprile 2017 a Budrio e quello della guardia volontaria Valerio Verri, l’8 aprile a Portomaggiore, concludendo per la piena capacita’ di intendere e di volere.

Nel primo caso la reazione a Fabbri, che gli strappo’ il fucile per colpirlo (e quindi Igor gli sparo’ con la pistola) fu, “una decisione di ordinaria consapevolezza e conseguente piena lucida’ volonta’”. Anche nell’agguato in cui uccise Verri e feri’ l’agente provinciale Marco Ravaglia, “sdraiandoli, per usare il suo lessico” Feher fece una scelta “concepita e voluta in modo perfettamente razionale, con chiara e lucida analisi delle circostanze di fatto e del fine che in tal modo si poteva conseguire”.

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