Gli Stati con le maggiori riserve auree al mondo

Le riserve auree, da qualche tempo a questa parte, sono al centro del dibattito in Italia, perché c’è chi vorrebbe utilizzarle per ridurre il debito pubblico del Paese. Si tratta, tuttavia, di un bene rifugio, che andrebbe preservato per i periodi di crisi economica e finanziaria. Secondo gli esperti sarebbe meglio non intaccare le riserve auree, poiché funzionano come una sorta di polizza assicurativa per gli Stati. Alcuni Paesi infatti stanno cercando di aumentarle, proprio per essere protetti in caso di turbolenze finanziarie mondiali. Ma quali sono gli Stati con le maggiori riserve auree al mondo? Scopriamolo dalla classificaelaborata da HowMuch, sito web specializzato in finanza.

In fondo alla classifica dei top 7, troviamo la Cina, con sole 1.885 tonnellate d’oro pari a 86 miliardi 568 milioni e 279.703 dollari. In caso di importante crisi economico-finanziaria globale, dunque, la Cina subirebbe gli effetti destabilizzanti più gravi per via delle sue riserve auree troppo ridotte. Una situazione che può apparire paradossale visto che il Paese è il maggiore produttore di oro al mondo.

In sesta posizione si piazza la Russia, che possiede 2.168 tonnellate d’oro, corrispondenti al valore di 99 miliardi 552 milioni e 373.843 dollari. Non è molto per un Paese così grande che, infatti, da alcuni anni ha avviato una vera e propria corsa all’acquisto di oro per aumentare le sue riserve.

Al quinto posto si piazza la Francia, con 2.436 tonnellate d’oro pari a 111 miliardi 843 milioni e 187.142 dollari. Questo Paese potrebbe subire duri contraccolpi in caso di crisi economica mondiale anche se, soprattutto alla luce delle ultime previsioni, sarà in grado di stare in piedi grazie alle sue riserve auree.

Tra i big mondiali dell’oro si piazza in quarta posizione l’Italia, con 2.451 tonnellate d’oro, pari a 112 miliardi 568 milioni e 606.829 dollari. Si tratta di una cifra consistente ma non abbastanza elevata se paragonata al nostro debito pubblico  che ha raggiunto la cifra mostruosa di 2.373,3 miliardi di euro (ultimo dato di Bankitalia di giugno 2019, riferito allo scorso aprile). È dunque poco efficace destinare le riserve auree alla copertura, seppure parziale, del debito pubblico. Meglio tenerle in caso di tempeste finanziarie su scala globale, dalle quali l’Italia subirebbe scossoni, ma a cui sarebbe in grado di fare fronte grazie appunto alle sue riserve.

In terza posizione, tra i paesi con le maggiori di riserve auree, non troviamo uno Stato ma un’organizzazione internazionale, ovvero il Fondo Monetario Internazionale, che possiede 2.814 tonnellate d’oro, pari a 129 miliardi 198 milioni e 164.458 dollari.

Al secondo posto segue la Germania, con 3.369 tonnellate d’oro, pari a 154 miliardi 711 milioni e 817.616 dollari. Anche questo Paese sarebbe protetto dagli scossoni finanziari internazionali grazie alla sua cospicua dotazione.

Gli Stati Uniti sono il Paese che possiede la più grande riserva aurea al mondo, con 8.133 tonnellate d’oro che corrispondono al valore di 373 miliardi 430 milioni e 444.426 dollari. In caso di grave crisi economico-finanziaria globale, o se dovesse peggiorare la guerra dei dazi con la Cina, gli Usa sarebbero protetti dalle conseguenze grazie alle loro riserve auree.

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