Giubileo della Misericordia e amnistia

Lo ha chiamato Giubileo della Misericordia. E solo alla misericordia sono ispirate tutte le direttive che Francesco sta impartendo affinché l’Anno Santo straordinario, che si aprirà il prossimo 8 dicembre, sia davvero un’occasione per l’intera cristianità di riavvicinarsi alla Chiesa e ai sacramenti. La lettera che Papa Francesco ha inviato all’arcivescovo Fisichella contiene delle decisioni tutte indirizzate alla salvezza delle anime. Sull’aborto la questione è delicata, e di portata planetaria, visto che il fenomeno interessa la cristianità a tutte le latitudini, con autorizzare per l’Anno Santo tutti i sacerdoti del mondo a perdonare il peccato di aborto,. Cosa che di norma è riservato al vescovo del territorio di competenza. Si vuole rendere il perdono palpabile, senza rinvio ad altre autorità. L’estensione a tutti i sacerdoti della possibilità di perdonare il peccato d’aborto non avrà ripercussione solo tra i fedeli che riterranno di riavvicinarsi ai sacramenti, ma anche tra i 414 mila sacerdoti cattolici che ci sono nel pianeta. La decisione papale è destinata a lasciare un segno profondo nella pastorale quotidiana, forse più delle encicliche. Dalla condanna al perdono. E nelle decisioni rese note ieri il Papa allarga il raggio d’azione ai carcerati, per i quali invoca una grande amnistia , e per i seguaci della Fraternità San Pio X, i cosiddetti lefebvriani. Il Papa concede ai sacerdoti aderenti al gruppo ultratradizionalista di impartire il perdono giubilare, nonostante questi preti da tempo, pur non essendo scomunicati, non possono esercitare alcun ministero sacerdotale. Diversamente, le parole di Papa Francesco che afferma che ‘Il Giubileo ha sempre costituito l’opportunità di una grande amnistia’, sono state accolte con vero stupore. Al Ministero della Giustizia sanno bene che un provvedimento di clemenza straordinario non troverebbe mai il necessario avallo dei due terzi del Parlamento. Meno che mai l’amnistia che, a differenza dell’indulto, non si limita a cancellare in tutto o in parte la pena ma estingue il reato. L’ultima delle 27 amnistie dal dopoguerra risale al 1990, anno di entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale. L’ultimo indulto è, invece, del 2006.

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