Forza Italia alle Europee candida l’avvocato Alessandro Sacchi, capo dei monarchici

Forza Italia, per le europee,  schiera il leader dei monarchici italiani Alessandro Sacchi, che sarà candidato alle europee dagli azzurri nella circoscrizione Sud.

Sacchi è il presidente dell’Umi, l’Unione monarchica italiana da quindici anni, napoletano di Chiaia, avvocato cassazionista, erede di 5 generazioni di principi del foro, storico e saggista e nel tempo libero maestro di chitarra classica. Il suo motto è: “Coroniamo l’Italia!”. Alle Europee,  a Forza Italia porterà in dote il consenso di un’associazione che vanta 70 mila iscritti e può contare – secondo un molto citato sondaggio di Piepoli – sulle simpatie del 15 per cento degli italiani.

L’annuncio dell’incoronazione avverrà  sabato in un evento che già dalla location –sala Risorgimento dell’Hotel Massimo d’Azeglio in via Cavour – si annuncia come un ricevimento in salsa risorgimentale.

“Buon compleanno Italia”,  festa del 163mo genetliaco dell’unità, ricorrenza di quel 17 marzo 1861 in cui Vittorio Emanuele II assunse per sé e per i suoi successori il titolo di Re d’Italia. ”L’Italia afferma a voce alta di fronte al mondo la propria esistenza. Il diritto che le apparteneva di essere indipendente e libera l’Italia lo proclama solennemente oggi”, Cavour dixit. Il capogruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri proclamerà la candidatura di Sacchi tra le file degli azzurri, al culmine di una mattinata che vedrà anche la discettazione del professore Salvatore Sfrecola, presidente del centro studi Vittorio Emanuele Orlando e di Andrea Ungari, ordinario di storia contemporanea.

Contattato sulla candidatura Sacchi  si trincera dietro il silenzio: “L’ho gia’ sentita anche io…”, si limita a dire. Il matrimonio di Forza Italia coi monarchici segue un lungo corteggiamento, e si è coronato perché se n’è occupato in prima persona Antonio Tajani, memore degli anni giovanili in cui sia lui che Sacchi militavano nel Fronte Monarchico giovanile.

Il presidente dell’Umi dovrà  evitare gli accenti più polemici, come quelli contro l’articolo 139 della Costituzione che recita “la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”. Le polemiche sul premierato bastano e avanzano – tanto più che i monarchici sono contrari alla riforma Meloni – ci manca solo che sia tirata in ballo anche la forma di stato.

Alessandro Sacchi, nato a Napoli, 56 anni,  laureato in Giurisprudenza, all’Università Federico II di Napoli. E titolare dello studio di famiglia, fondato nel 1862. Sposato con Daniela e padre di tre figlie, Vittoria, Elena e Irene. Sacchi è autore di numerose pubblicazioni e dal 2010 è presidente dell’Unione Monarchica Italiana, che occupa gran parte dei suoi pensieri e, sicuramente, tutto il suo tempo libero. Tra i saggi pubblicati negli ultimi anni, spicca quello dal titolo “Conversazione sulla Monarchia”, libro che si propone come una sintesi definitiva dei principali capisaldi del monarchismo italiano, senza risparmiare aspetti scomodi o controversi. In libreria il suo primo romanzo storico, “Un po’ di Roma”.

Alessandro Sacchi ha più volte ospitato a Ischia il Duca D’Aosta Amedeo di Savoia. Amico di Marco Pannella, che lo ha voluto al suo capezzale, pochi giorni prima di morire. Sacchi lega la storia della sua famiglia anche allo sport. E’ stato arbitro nazionale di Pallanuoto e giudice di gara di Nuoto. Il nonno Osvaldo ha fatto parte del primo Napoli, fondato nel 1926, giocando anche in Nazionale. A lui appartiene un singolare primato. Nel 1932, infatti, allenò contemporaneamente due società, l’Ebolitana di cui vestì anche i panni di calciatore e l’Avellino. Il doppio incarico veniva svolto in modo davvero singolare. Allenava, infatti, i club solo nelle partite casalinghe. Anche il papà Gianni ha giocato in maglia azzurra del Napoli. Lo zio Ettore è stato presidente del Napoli nel 1972. Divide le sue passioni tra la politica e la musica. Abile chitarrista, Sacchi suona anche il pianoforte ed è appassionato di canzoni napoletane e classici italiani e internazionali.  Tra i suoi hobby anche quello della cucina. Ai fornelli si diletta in gustosi manicaretti, ma è la Carbonara il suo piatto forte. Grande intenditore di grappa e fumatore, più volte pentito.

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