Italian President Sergio Mattarella during the first round of formal political consultations following the resignation of Prime Minister Giuseppe Conte, in Rome, Italy, 22 August 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

Crisi di governo tra Salvini e Mattarella

Un governo ‘contro il popolo italiano’. Con queste parole il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti bolla l’esecutivo – sul punto di nascere – tra Movimento 5 stelle e Pd. Per il numero due del Carroccio, questo è un governo Conte, perché altrimenti non sarebbero stati in grado di farlo. Nasce con un Pd che annulla se stesso e un Movimento 5 Stelle che annulla se stesso. Nasce come un governo Monti, un governo tecnico. Se ci pensate bene non bisogna aspettare la fine per decretare la morte, la decreta la nascita stessa.

Parlando alla Berghem Fest di Alzano Lombardo (Bergamo), Giorgetti ha proseguito: ‘L’errore fondamentale di Salvini e della Lega è stato vincere le elezioni europee con il 34%: è diventato il nemico numero uno in Italia e non solo, e da lì sono iniziate alcune cosette, incidenti di percorso tesi a delegittimare Salvini, come la Russia. Questo troppo successo alle elezioni europee, ha detto il sottosegretario leghista, abbiamo iniziato a pagarlo. Per Giorgetti, però. un governo giallorosso potrebbe alla fine rivelarsi un ‘investimento per la Lega e per Salvini, è la morte del Movimento 5 Stelle e del Pd in una botta sola. Si tratta di avere pazienza’. In attesa, magari, dell’aiuto di un alleato inaspettato: ‘Questo governo, ha concluso il sottosegretario leghista, dura finché Matteo] Renzi non lo fa saltare. Renzi con una mossa da guascone ne esce vincitore, gli va riconosciuto, perché ha la golden share.

Nei giorni caldi della crisi i sondaggi Ipsos evidenziano un calo dell’indice di gradimento di Matteo Salvini ed evidenziano l’ascesa di Giuseppe Conte. Nel quadro fotografato dall’Istituto emerge la fiducia riposta in Sergio Mattarella. Gli italiani guardano a lui come arbitro imparziale della partita e sperano che possa limitare i danni di una crisi anomala sin dai suoi inizi.

 Il primo effetto della crisi di governo è il calo dell’indice di gradimento di Matteo Salvini. Le luci dei riflettori si sono spostate dal Viminale e dai social del leghista per immortalare il polverone giallorosso dal quale potrebbe nascere la nuova maggioranza di governo. Il leader della Lega, nei sondaggi Ipsos riportati da il ‘Corriere della Sera’, è sceso dal 51 al 36%. Nel giro di un mese, nel quale politicamente parlando è passata un’epoca, il vicepremier leghista ha lasciato per strada quasi venti punti percentuali.

 Anche il premier dimissionario Giuseppe Conte ha fatto registrare inevitabilmente un calo nei consensi. Da luglio l’Avvocato del Popolo è sceso dal 56 al 52%. Un sensibile passo indietro ma decisamente più contenuto di quello di Matteo Salvini, il grande avversario nel testa a testa della crisi di governo.

 Il dato rilevante resta l’indice di gradimento relativo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Il Capo dello Stato ha incassato il gradimento del 56% degli italiani. Il popolo continua a nutrire fiducia per la più alta carica istituzionale dello Stato nonostante la sua posizione anti-voto abbia creato un terremoto politico.

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