Considerazioni di Barbara Lalle su ‘Maledetta la neve. Tre interviste a mariti assassini’, andata in scena all’Off/Off Theatre di Roma

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Barbara Lalle le sue considerazioni sullo spettacolo ‘Maledetta la neve. Tre interviste a mariti assassini’, in scena in serata unica all’Off/Off Theatre di Roma.

 

                                                            MALEDETTA LA NEVE

 

All’OFF/OFF Theatre di Roma è andato in scena, come serata unica, lo spettacolo ‘Maledetta la neve. Tre interviste a mariti assassini’.

Lo spettacolo della Compagnia Degli Gnomi che è stato realizzato in collaborazione con Libertas Margot, associazione che si occupa di violenza di genere e della tutela dei diritti umani e la sicurezza delle persone, è una trasposizione teatrale  delle interviste realizzate dalla giornalista Vanna Ugolini e dal Sovrintendente di Polizia Massimo Pici. Le interviste che ripercorrono i ricordi e le azioni compiute, risalgono a nemmeno di quattro anni fa. Sono cronaca, ma cronaca da poco passata.

Chiara Meloni, in scena insieme a Massimo Capuano, ha firmato i monologhi originali, la drammaturgia e regia. La giornalista interpretata dalla Meloni incontra uno alla volta i tre uomini, i tre assassini. Persone normali, comuni, eppure assassini, colpevoli di aver ucciso la propria compagna di vita, l’ex fidanzata o la moglie, madre dei propri figli  Solo in un caso l’uomo è detenuto. Negli altri due casi gli uomini erano in stato di semi libertà dopo detenzioni 6 e 10 anni.

I tre uomini hanno provenienze regionali differenti, lavori diversi, provengono da ceti socioculturali ben distinte fra loro, i loro vissuti non si assomigliano affatto. Uccidono anche in maniere diverse.

Anche il loro iter processuale e quello carcerario. Eppure le loro raccapriccianti  parole li fanno essere un unicum. Un mostro a tre teste che dicono all’unisono ‘non è colpa mia’. La compliance del cerbero è solo apparente, e le colpe esternalizzate. La colpa è di tutti, ma non dell’autore.

Da qui il titolo del lavoro teatrale, ad essere maledetto è tutto, dalla macchina, a Cristo, al braccio che non si è rotto alla neve che non è scesa.

La colpa è degli imprevisti che non sono avvenuti o di Dio che non ha fermato il loro impeto.

Ma perché replicare, sondare, investigare, interrogare? Per giunta rappresentare?.

Spinoza lo spiega: ‘Le azioni umane non vanno derise, compiante o detestate: vanno comprese’.

La ricerca giornalistica ha centrato il bersaglio, l’indagine è riuscita così come la sua messa in scena.

Barbara Lalle

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