Commissione Ue. Von der Leyen eletta presidente con i voti decisivi del M5s. Lega: “Gravissimo asse Renzi-MoVimento”

E’ la tedesca Ursula von der Leyen il nuovo presidente della Commissione europea. La prima donna nella storia europea a presiedere l’esecutivo comunitario è stata eletta con una maggioranza risicatissima: 383 voti a fronte di 327 contrari. Gli astenuti sono stati 22, una la scheda nulla. Decisivi a suo favore sono stati i 14 eurodeputati del M5s, il cui voto è stato aspramente criticato dalla Lega che ha votato contro.

A favore di Ursula si è espresso lo schieramento delle forze pro-europee rappresentato dal gruppo dei Popolari, di cui fa parte la tedesca, dai Socialisti e democratici e da Renew Europe, i liberal-centristi di Macron, ma in maniera tutt’altro che compatta. Tra i tre gruppi sono mancati oltre una settantina di europarlamentari, fra franchi tiratori, che hanno cercato di impallinare la candidata, e schede bianche. Nel luglio del 2014 Jean-Claude Juncker fu eletto con una maggioranza ben più comoda: 422 sì e 250 contrari.

“Mi sento molto onorata, la fiducia che riponete in me la riponete nell’Europa, un’Europa forte e unita da est a ovest, da nord a sud, pronta a combattere per il futuro invece che contro sé stessa”, ha detto subito dopo l’ok di Strasburgo la von der Leyen, che mercoledì si dimetterà dal suo incarico di ministro della Difesa in Germania. “Il compito che dovrò affrontare pesa su di me ed il mio lavoro comincia adesso”, ha aggiunto, ringraziando tutti i membri del Parlamento europeo che l’hanno eletta. Tra i punti del suo programma la lotta al cambiamento climatico, con la presentazione di una svolta verde per l’Europa nei primi cento giorni del suo mandato, un nuovo patto sui migranti ma con l’obbligo dei salvataggi in mare e la promessa di un salario minimo in tutti i Paesi Ue.  La von der Leyen si è detta disposta a garantire una proroga della Brexit, “nel caso fosse necessario più tempo per motivi validi”, ricordando infine che sarà sua cura garantire la parità di genere nella sua Commissione.

Il nuovo numero uno della Commissione ammette che è stato duro convincere i gruppi del Parlamento europeo a votare il suo nome.  “E’ stato necessario lavorare con i gruppi politici per convincerli. Sono estremamente felice che dopo 13 giorni siamo riusciti a formare una maggioranza pro-europea. Credo che sia una buona base per iniziare. Voglio lavorare costruttivamente con questo Parlamento, perché ci sono grandi compiti nei quali dobbiamo riuscire. Due settimane fa non avrei creduto di arrivare a questo momento in modo così felice”.

Sul fronte italiano scoppia l’ennesima polemica tra Lega e 5S. I voti dei 14 europarlamentari di Luigi di Maio risultati fondamentali per l’elezione alla presidenza della Commissione Europea del ministro della Difesa della Germania. Una decisione che non è piaciuta affatto a Matteo Salvini.

“È gravissimo il voto europeo: Von der Leyen passa grazie all’asse Merkel, Macron, Renzi, 5stelle – ha commentato la Lega con una nota -. Avrebbe potuto essere una svolta storica: la Lega è stata coerente con le posizioni espresse finora, ha tenuto fede al patto con gli elettori e difende l’interesse nazionale”.

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