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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha concluso ieri la sua visita ufficiale in Vietnam in occasione dell’annuale summit dell’Apec – la Cooperazione economica asiatico-pacifica – ha dichiarato di essere pronto a fare da mediatore tra i paesi della regione coinvolti nelle dispute territoriali del Mar cinese meridionale. “Se potessi essere d’aiuto come mediatore o arbitro, fatemelo sapere”, ha detto Trump nel corso dell’incontro bilaterale ad Hanoi con il capo di Stato vietnamita, Tran Dai Quang, discutendo l’opera di militarizzazione cinese dell’atollo delle Paracel, teatro di una battaglia tra Cina e Vietnam nel 1974. Il Mar cinese meridionale e’ teatro di rivendicazioni territoriali incrociate da parte di Cina, Vietnam, Brunei, Malesia, Filippine e Taiwan. La Cina, che estende le proprie rivendicazioni sulla quasi totalita’ del Mar cinese, ha respinto in piu’ occasioni l’ipotesi di un intervento di terze parti, come gli Stati Uniti, ribadendo di voler condurre negoziati diretti con gli altri Stati coinvolti nella contesa
Durante la conferenza stampa congiunta a margine dell’incontro, il presidente vietnamita non ha spiegato se il Vietnam intenda avvalersi o meno dell’offerta di mediazione statunitense. Quang ha dichiarato che il vietnam intende risolvere la disputa tramite negoziati pacifici e i dettami del diritto internazionale, inclusa la Convenzione Onu sul diritto del mare del 1982. Pechino, pero’, ha rifiutato di accettare il pronunciamento di una corte internazionale che lo scorso anno ha giudicato illegittime gran parte delle sue rivendicazioni. Nel corso della conferenza stampa, Trump ha posto l’enfasi sui legami tra Washington e Hanoi nel campo della difesa, esprimendo apprezzamento per la decisione del Vietnam di acquistare “una quantita’ ingente” di sistemi d’arma di produzione Usa.
