Ucraina, Draghi contro Putin: “Inaccettabile violazione della sovranità democratica; stiamo definendo sanzioni”

La crisi tra Ucraina e Russia sta assumendo contorni sempre più drammatici, la guerra è ad un passo. Per qualcuno, di fatto, è già iniziata, con il riconoscimento dell’indipendenza delle due repubbliche filorusse di Lugansk e Donetsk nel Donbass, Vladimir Putin ha impresso un’accelerata alle tensioni. Nel frattempo si contano anche i primi morti: due soldati ucraini sono stati uccisi nella notte e altri 12 sono rimasti feriti da colpi di mortaio, secondo il rapporto di questa mattina delle Forze congiunte ucraine diffuso dal ministero della Difesa. Contro le scelte dello ‘Zar’ si è espresso anche Mario Draghi.

Sono 84 le violazioni segnalate da Kiev del cessate fuoco nelle ultime 24 ore compiute dalle forze filo-russe. In 64 violazioni sono state usate armi proibite dagli Accordi di Minsk. Nel frattempo La Duma, cioè la Camera bassa del Parlamento russo, ha approvato il trattato di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso firmato tra il Cremlino e le due repubbliche separatiste ucraine, considerate ormai come stati sovrani.

Draghi: “Il dialogo resta essenziale, ma lavoriamo alle sanzioni”

Sulla crisi in Ucraina è intervenuto anche il premier italiano Mario Draghi in apertura del suo discorso alla cerimonia al Consiglio di Stato: “Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.

“Sono in costante contatto con gli alleati – ha aggiunto il presidente del Consiglio – per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia”.

L’Occidente, dopo la mossa di Putin, ha reagito compatto promettendo in brevissimo tempo sanzioni esemplari economiche a Mosca. Il primo via libera al pacchetto di sanzioni da mettere in campo contro il Cremlino è giunto nel corso della riunione degli ambasciatori Ue.

La presidenza francese sottolinea che “c’è unità” da parte degli Stati membri nella reazione alle decisioni russe. “C’è determinazione a prendere sanzioni mirate contro le persone coinvolte” nelle operazioni nel Donbass, “in coordinamento con i nostri alleati”, spiega ancora la presidenza francese.

Ucraina, il leader Volodymyr Zelensky chiede la sospensione del Nord Stream 2

Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto la sospensione immediata del progetto Nord Stream 2 ed ha anche annunciato che, in caso di invasione totale del Paese, verrà introdotta la legge marziale. A riferire la notizia è Interfax.

“Il Cremlino vuole resuscitare l’Urss. Avremo prove difficili. Ci saranno perdite. Dovremo attraversare il dolore, superare la paura e la disperazione. Ma vinceremo senza dubbio. Siamo sulla nostra terra”. Così il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov in una discorso alle forze armate, rilasciato dal suo ministero.

Tramite un tweet Reznikov ha aggiunto: “Siamo pronti e in grado di difendere noi stessi e la nostra sovranità. Il mondo non può tacere”.

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