I contributi volontari sono una opzione molto importante a favore di chi ha interrotto l’attività lavorativa e vuole perfezionare quanto necessario per raggiungere il diritto alla pensione.

I contributi volontari possono essere versati per il raggiungimento dei requisiti minimi alla pensione da parte dei lavoratori che hanno interrotto o cessato una attività lavorativa. Lo scopo è di colmare eventuali contributi mancati per accedere alla pensione di vecchiaia. Può essere utilizzato, anche per incrementarne l’importo, poiché è presente comunque una carriera lavorativa importante con successiva interruzione.

E’ necessaria una autorizzazione specifica laddove rispettato il primo requisito di interruzione o cessazione dell’attività lavorativa. Il richiedente, in particolare, deve essere in possesso di almeno 5 anni di contributi totali o in alternativa di almeno 3 anni di contributi nel caso in cui manchino almeno 5 anni dalla presentazione della suddetta domanda.

 

Per maggiori informazioni, è anche possibile accedere al sito istituzionale dell’Inps alla voce ‘prestazioni e servizi’ e contributi volontari. Nella sezione citata, infatti, sono indicate le principali informazioni su cos’è questa opzione, a chi è rivolto, come funziona e come presentare domanda.

Vi è inoltre anche l’accesso diretto al servizio per i successivi pagamenti dei contributi volontari, una volta ottenuta l’autorizzazione dell’ente previdenziale.

Per la presentazione della domanda per i versamenti dei contributi volontari è necessario avvalersi dei servizi telematici dell’Inps. In questo primo caso, è necessario munirsi di un apposito Pin personale oppure rivolgersi a intermediari abilitati al servizio dell’Ente previdenziale. Gli importi dovuti, invece, possono variare in base al tipo di lavoro svolto prima dell’interruzione da parte del richiedente.

In linea generale, si tratta di importi settimanali calcolati sull’importo medio della retribuzione delle precedenti 52 settimane di contribuzione obbligatoria. A tale importo si applica una aliquota di finanziamento. Per i lavoratori autonomi, invece, gli importi sono mensili e calcolati sulla media dei redditi degli ultimi 36 mesi di contribuzione dichiarati.

Ad ogni modo per maggiori informazioni è comunque sempre possibile consultare il portale ufficiale dell’Inps.

Moreno Manzi