Migranti, la promessa di Salvini: ‘Combatterò i nostalgici dei porti aperti’

Dopo il caso della Mare Jonio e quello della nave Stromboli della Marina Militare torna in primo piano il tema legato alla gestione dei migranti. I due recenti sbarchi hanno evidenziato la distanza netta tra Lega e Movimento Cinque Stelle. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini continua a spingere per la politica dei porti chiusi a costo di lasciare in mare le navi delle Ong, mentre il premier Conte e l’ala pentastellata del governo hanno dimostrato di prediligere la linea dell’accoglienza condivisa con l’Unione europea. Ossia porti aperti e redistribuzione immediata e sistematica delle persone soccorse. 

Il tema legato agli sbarchi e quello legato ai rimpatri hanno aperto un nuovo fronte nella maggioranza, con Matteo Salvini che, presentato il Decreto Sicurezza Bis, ha voluto mandare un messaggio chiaro agli alleati di governo. “Nel 2019 meno sbarchi, meno reati commessi, meno morti in mare. Se qualcuno rimpiange i porti aperti che portavano in Italia più clandestini e facevano morire in mare più persone, sappia che avrà nel sottoscritto un avversario irriducibile“. Il leader della Lega ha ribadito la sua posizione sui migranti con un post condiviso sulla propria pagina Facebook.

In effetti, come testimoniato dalle recenti dichiarazioni di Di Maio, Toninelli e Trenta, il Movimento Cinque Stelle è favorevole a una nuova linea di gestione dei migranti che parte proprio dai porti aperti. Per il MoVimento i porti chiusi non possono rappresentare una soluzione stabile e in grado di far fronte all’emergenza. le difficoltà si possono superare solo appoggiandosi all’Unione europea, spingendola ad assumersi le proprie responsabilità.

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