Usa, confini aperti dall’8 novembre

Gli Usa riaprono i confini ma prima di procedere con l’acquisto del volo è bene sapere a chi è concesso l’ingresso in America. Guardiamo le nuove linee guida stilate dall’amministrazione Biden per gli ingressi nel Paese.

Ioe Biden, nuovo presidente Usa, ha mantenuto le regole per i viaggi non essenziali, ma finalmente è arrivato il momento di riaprire i confini. A partire dall’8 novembre 2021, quanti vogliono concedersi una fuga in America, potranno tranquillamente partire, a patto che siano in possesso di determinati requisiti.

L’amministrazione Biden ha pubblicato tre diversi documenti per i cittadini stranieri vaccinati contro il Covid-19 che vogliono entrare nel Paese. Gli stessi serviranno anche alle compagnie aeree che potranno fornire ai viaggiatori tutte le informazioni di cui hanno bisogno. Nello specifico, il nuovo decreto  elenca i requisiti per entrare in America, le indicazioni sui vaccini, i test e la tracciabilità dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) e le istruzioni tecniche per l’implementazione.

Per quel che riguarda i vaccini anti Covid-19, Biden ha ribadito quanto già stabilito in precedenza. Avranno accesso al Paese solo coloro che hanno ricevuto farmaci riconosciuti dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti, ovvero: Pfizer-BioNTech, Moderna e Johnson & Johnson.

L’amministrazione Biden ha deciso che possono entrare in America anche alcune categorie di persone che non hanno ricevuto il vaccino anti Coronavirus. I ragazzi che non hanno ancora compiuto 18 anni sono esenti dal vaccino, così come coloro che hanno avuto “gravi reazioni allergiche anafilattiche a un precedente vaccino contro il Covid“. Tutti, però, devono sottoporsi ad un tampone molecolare, compresa la fascia d’età che va dai 2 ai 18 anni, tre giorni prima della partenza. Il risultato, ovviamente, deve essere negativo. Coloro che, invece, sono cittadini statunitensi non vaccinati e residenti permanenti legali “dovranno fornire un test negativo effettuato entro un giorno dal viaggio“.

Per quel che riguarda le compagnie aeree, devono essere in grado di fornire, in qualsiasi momento, le informazioni di contatto per la tracciabilità dei contagi e consegnarle “prontamente” al Cdc quando richiesto.

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