Tunisia, dimissioni Ammar: si oppose agli insorti

Rachid Ammar, capo di Stato maggiore dell’esercito tunisino, nella serata di ieri, durante un talk show, ha sostenuto di aver presentato qualche giorno fa le dimissioni al presidente della repubblica, Moncef Marzouki. Le modalità con cui Ammar ha rese note le sue determinazioni sono state sorprendenti, dal momento che le sortite pubbliche dell’alto ufficiale sono state, negli anni, a dir poco rare. A 67 anni il generale Ammar ha detto semplicemente di aver deciso di “andare in pensione avevo largamente raggiunto l’età limite”. Nel suo intervento televisivo, il generale, non ha taciuto la delicatezza del momento che attraversa la Tunisia, dicendo che il Paese rischia di cadere nel ‘modello Somalia’. Rachid Ammar, ha avuto un ruolo di primo piano nel 2011 quando scoppiò la rivolta contro Ben Ali, era capo di Stato maggiore dell’Esercito e quando l’ex dittatore – al quale era legato da anni di amicizia – chiese di fare scendere in strada i soldati per domare i disordini oppose un netto rifiuto, dando di fatto la spallata decisiva al regime.

 

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