Trump tra Obamacare a rischio e sanzioni verso la Russia

‘Il Senato Usa ha approvato la mozione che prevede l’avvio del dibattito sulla riforma sanitaria’, è stato superato così il primo ostacolo di un percorso difficile, ma fortemente voluto dal presidente Donald Trump, per sotterrare l’Obamacare.

Un risultato ottenuto di misura, grazie al voto del vice presidente Mike Pence che per l’occasione ha presieduto la seduta. I repubblicani infatti controllano il Senato con 52 seggi su 100 ed è stato solo grazie a Pence, che come vice presidente è anche presidente del Senato, che la mozione è passata.

Il voto del Senato è un grande passo, ha detto Trump che da settimane lancia moniti contro l’incapacità della sua maggioranza a mantenere la sua promessa di abrogare e sostituire l’Obamacare.

Al contempo la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha votato l’approvazione di nuove sanzioni verso la Russia, l’Iran e la Corea del Nord a larghissima maggioranza, con 419 voti a favore e 3 contrari.

Il disegno di legge è il risultato di un accordo tra Repubblicani e Democratici, dovrà ora essere approvato al Senato e se lo sarà in una versione identica, come sembra probabile, verrà inviato al presidente Donald Trump che dovrà decidere se firmarlo oppure no.

Entrambe le opzioni avranno per lui delle conseguenze politiche negative: il presidente potrebbe decidere di firmare la legge e abbandonare il tentativo di migliorare i propri rapporti di collaborazione con la Russia, oppure potrebbe decidere di rimandarlo indietro aprendo una rottura con i Repubblicani e confermando i giudizi di chi lo ritiene troppo morbido con la Russia.

Le nuove sanzioni economiche alla Russia sono state decise come punizione per l’interferenza del paese nelle elezioni politiche del 2016,   ormai date per certe dall’FBI e dalla CIA,  e per una politica estera eccessivamente aggressiva, in particolare per l’annessione della Crimea del 2014.

Le sanzioni prevedono nuove restrizioni sui progetti di estrazione di petrolio e gas, che influenzeranno in particolare il progetto del gasdotto Nord Stream 2 che, entro la fine del 2019, dovrebbe raddoppiare la capacità di trasporto di gas naturale sotto il Mar Baltico dalla Russia alla Germania. La nuova legge stabilisce inoltre limitazioni alla possibilità di fare credito a società russe e alle aziende russe del settore energetico e militare. Sono previste infine nuove sanzioni contro l’Iran e la Corea del Nord.

Nel descrivere il nuovo progetto di legge alla Camera, lo speaker Paul Ryan ha parlato di sanzioni che colpiscono ‘i nostri avversari più pericolosi’ e che serviranno a mantenere gli americani sicuri.

 Un veto presidenziale potrà comunque essere ignorato se due terzi della Camera e del Senato voteranno per superarlo, e i numeri oggi al Congresso sembrano esserci.

La portavoce della Casa Bianca Sarah Huckabee Sanders ha detto che il presidente Trump sta ancora analizzando il disegno di legge e non è ancora chiaro che cosa deciderà di fare.

 

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