Studentessa cinese trovata morta al Trasimeno, denunciato 37enne

Svolta nelle indagini sulla morte della 19enne cinese, il cui cadavere è stato ritrovato al Trasimeno nella tarda serata di ieri. Un 37enne italiano è stato  denunciato per morte in conseguenza di altro reato e per omissione di soccorso nell’ambito delle indagini scaturite dal ritrovamento del cadavere di una studentessa 19enne di nazionalità cinese. Al momento non si conoscono altri particolari, ma viste le due accuse è verosimile che l’italiano abbia ceduto della droga alla giovane e poi si sia spaventato quando lei si è sentita male, nascondendola dietro un cespuglio nei pressi del lago Trasimeno. Il 37enne è stato interrogato tutta la notte dai militari del nucleo investigativo del reparto operativo di Perugia a Firenze, dove risiede.

I fatti. Un’aggressione o forse un improvviso malore. Sono le ipotesi sulle quali indagano i carabinieri, relativamente al ritrovamento al Trasimeno, vicino ad un lido, del cadavere di una giovane studentessa cinese, di 19 anni. La ragazza era in Italia con regolare permesso di soggiorno e studiava a Perugia. Per i Militari dell’Arma è da escludere al momento l’ipotesi di omicidio. Per i carabinieri, che stanno svolgendo le indagini, non si tratta di un omicidio: forse un malore, magari dopo una serata di eccessi, ma é ancora tutta da chiarire la vicenda che ha portato alla morte della ragazza e al ritrovamento del suo corpo dietro a quel cespuglio.

A scoprire il corpo, nei pressi di Monte del Lago, una frazione del comune di Magione, un gruppo di giovani campeggiatori italiani. La ragazza era a terra, vestita, con pantaloni fuseaux e una maglietta. Il medico legale ha svolto un primo esame esterno sul cadavere non rilevando segni evidenti di violenza. Sarebbe stata tuttavia riscontrata un’ecchimosi alla testa. Secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte degli investigatori, la ragazza potrebbe essersi sentita male e, cadendo, avrebbe battuto la testa. L’escoriazione al capo rilevata dal medico legale non sarebbe tuttavia riconducibile a un colpo così violento da avere causato la morte.

Gli esami tossicologici sul corpo della diciannovenne permetteranno di capire se prima del decesso la stessa fosse in uno stato di alterazione dovuto all’alcol o a qualche sostanza stupefacente. La persona o le persone che erano con lei in quel momento potrebbero quindi avere tentato di nascondere il cadavere. Questo potrebbe essere stato trascinato fino al cespuglio dove è stato poi ritrovato.

Gli accertamenti fin qui condotti dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Perugia e della compagnia di Città della Pieve portano, come detto, a escludere la morte per cause violente e tra le ipotesi maggiormente prese in considerazione c’é quella del decesso per cause naturali. Le indagini sarebbero quindi al momento concentrate sull’occultamento di cadavere e l’omissione di soccorso. L’autopsia, in programma domani, potrà fornire elementi utili a determinare le cause del decesso, ma la drammatica nottata di questa giovane studentessa cinese é ancora tutta da decifrare.

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