Serie A. Spadafora: in chiaro le partite giocate a porte chiuse. Il no della Lega Calcio

Trasmettere in chiaro tutte le partite del campionato di calcio di Serie A che si giocheranno a porte chiuse. È stata questa la proposta del ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, che ha inviato al presidente della Figc, Gabriele Gravina, e per conoscenza al presidente della Lega Calcio Seria A, Paolo Dal Pino. Una lettera per chiedere di valutare le eventuali condizioni per trasmettere in chiaro le competizioni di Serie A almeno della prossima giornata di campionato in “considerazione dei forti disagi cui è chiamata la popolazione in questo momento difficile e in ottica di salvaguardia della salute. Sarebbe infatti un segnale importante poter unire tutti gli appassionati garantendo una finestra di distensione in un momento di difficoltà collettiva”.
Il mondo del calcio, per la passione che suscita e la grande rilevanza che lo contraddistingue, anche in proiezione estera, è certamente tra i settori più esposti”. “Superata la fase di primo confronto sulle soluzioni volte a fronteggiare al meglio l’emergenza – continua la lettera di Spadafora – ed essendosi chiarito, al netto di comprensibili diverse sensibilità, il quadro delle misure vigenti nelle prossime settimane, ritengo opportuno sottolineare la vocazione più autentica dello sport, e quindi del calcio, e cioè quella di unire e consentire a tutti di godere uno spettacolo emozionante, senza ansie, né paure.

Per trasmettere in chiaro la sfida scudetto Juve-Inter si è subito proposta la Rai proponendo di trasmetterla su Rai 1. Mediaset ha proposto Canale 5 e Sky, la settimana scorsa, si era detta disponibile a dare solo il derby d’Italia (su Tv8) ma non era stato possibile perchè non detiene i diritti in chiaro. E la Lega di Serie A replica subito al ministro, dopo aver consultato i suoi legali, che non si può fare, il contratto prevede solo la trasmissione in pay tv. Ci vorrebbe un decreto d’urgenza del governo, per motivi di ordine pubblico, ma i tempi sono stretti, domani è sabato e il derby d’Italia, rigorosamente a porte chiuse, è in programma domenica sera.

  • La Figc ha dato il suo appoggio all’iniziativa, ma la Lega Serie A ha fatto sapere che non è possibile: “Il quadro normativo vigente e gli obblighi contrattuali già assunti non lo consentono”.
    La Lega di A, che detiene i diritti, è contraria alla proposta del ministro: dopo una lunga riunione con i suoi legali ha fatto sapere che non è possibile aderire alla richiesta di Spadafora. “Pur comprendendo e condividendo le finalità alla base della richiesta del Ministro Spadafora, volta, in un momento di massima emergenza per il Paese, a valutare la possibilità di consentire la libera fruizione televisiva del campionato di Serie A TIM, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire”. Dunque secondo i legali della Lega essendo stati ceduti i diritti tv a Sky e Dazn per trasmettere in pay, non è possibile trasmetterle in chiaro, il rischio sarebbe troppo alto con sicuri strascichi giudiziari con richieste di risarcimento economico. Si potrebbe ovviare con un decreto ad hoc almeno per questo primo turno a porte chiuse e poi valutare le mosse da fare. Per milioni di persone obbligate a restare a casa sarebbe una bella compagnia guardare questo turno di campionato in tg senza pagare nulla.

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