Sentenza pilotata su Berlusconi tra imbarazzo e chiarezza

Sull’audio del magistrato Amedeo Franco, relatore in Cassazione nel processo Mediaset nel quale Silvio Berlusconi fu condannato nel 2013, non si sono lasciate attendere numerose reazioni politiche, soprattutto del centro-destra; mentre gli unici a farsi sentire nella maggioranza del Conte bis sono stati quelli di Italia Viva. Forza Italia ha ovviamente intrapreso ieri un’iniziativa forte, chiedendo nel corso di una conferenza stampa al Senato l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare.

Chiediamo – ha affermato il vicepresidente del partito Antonio Tajani – che ci sia una commissione parlamentare di inchiesta per accertare tutte le disfunzioni del sistema giudiziario nel nostro Paese, compresa la vicenda che ha portato alla condanna di Berlusconi. Vorremmo sapere – ha continuato – chi è che ha pilotato questa sentenza. Una sentenza che ha provocato danni enormi al Paese e alla democrazia, ha condannato di fatto un innocente. È stato un vero e proprio colpo di Stato giudiziario.

Si parla di  una strategia politico-giudiziaria contro Berlusconi. Per la capogruppo di FI al Senato Anna Maria Bernini, ‘Berlusconi dovrebbe essere subito nominato senatore a vita, e non basterebbe come risarcimento. Berlusconi è un gigante, sarebbe una parte di riabilitazione che gli è dovuta’.

Si rende  necessario che emerga tutta la verità per tutelare il giudizio storico sulla persona e su un leader politico che ha avuto un ruolo politico principale nella storia del Paese. 

. All’indignazione del gruppo dirigente azzurro si è aggiunta quella della leader di Fratelli d’Italia,

Per Giorgia Meloni quello che è stato documentato da Quarta Repubblica sulla sentenza di condanna di Silvio Berlusconi è l’ennesima prova che in Italia esiste un pezzo di magistratura che fa politica e attacca avversari politici, invece di cercare la giustizia e dare risposte ai cittadini. Fa rabbrividire – ha proseguito – l’idea che la legge non sia uguale per tutti e che ci siano giudici che utilizzino il loro potere per colpire qualcuno.

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi, da tempo in pressing sul governo per una riforma della giustizia, soprattutto dopo la vicenda Palamara è chiaro: ‘Non so quanto ci sia di vero in ciò che è uscito a Quarta Repubblica: un magistrato della Cassazione che ha firmato quella sentenza espone dubbi molto forti sulla fondatezza giuridica di quella decisione. Non so dove sia la verità ma so che un Paese serio su una vicenda del genere – legata a un ex Presidente del Consiglio – non può far finta di nulla. Non ho mai appoggiato i Governi Berlusconi e Berlusconi non ha mai votato la fiducia al Governo Renzi: quindi, per me Berlusconi è un avversario politico. Ma, proprio per questo, è doveroso fare chiarezza su ciò che esce dagli audio di quella trasmissione e nessuno può permettersi il lusso di far finta di niente’.

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