Riforma Pensioni: calendario APE e misure in arrivo

Decreti APE al centro dell’incontro tra Governo e Sindacati servito a fare il punto sull’attuazione delle misure inserite in Legge di Bilancio e a mettere giù un calendario per i prossimi incontri, come ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti: ‘Sin dalla prossima settimana si svolgeranno una serie di ulteriori incontri per i necessari approfondimenti a livello tecnico e politico, a cominciare dai decreti attuativi di APE volontaria e agevolata, per poi proseguire su tutti gli altri aspetti della riforma’.

ATTUAZIONE FASE 1 – Il 2 marzo è teoricamente la data entro la quale sono previsti i decreti attuativi (Dpcm) sull’anticipo pensionistico APE: il Governo aveva in un primo momento annunciato di voler anticipare i tempi, mentre ora si parla di uno slittamento a metà marzo, che consentirebbe di concentrare i primi incontri del negoziato su: attuazione APE volontaria, APE sociale per lavori usuranti e disoccupati e pensione anticipata per lavoratori precoci.

Sono attesi anche i DM con ulteriori dettagli riguardanti la pensione dei lavoratori che svolgono attività usuranti e mansioni gravose. usuranti. Inoltre, è necessario siglare gli accordi con ABI e ANIA per stipulare prestiti pensionistici e relative polizze assicurative, così come la tra MEF e INPS per attivare il Fondo di Garanzia per mancati rimborsi.

In particolare, c’è da chiarire quale sarà il tasso fisso d’ingresso per la restituzione del prestito APe e il premio assicurativo, per garantire ai lavoratori che vi aderiscono un costo finale non superiore al 30% dell’assegno pensionistico una volta a regime. Non da ultimo, c’è da stipulare accordi con i patronati per l’assistenza e la gestione delle domande di APE.

CALENDARIO FASE 2 – Solo dopo l’attuazione della fase 1, dunque, il confronto tra Governo e Sindacati potrà concentrarsi sui temi della fase 2, che riguarderà giovani, donne e adeguamenti alle aspettative di vita. Fra le proposte sul tavolo: pensione contributiva di garanzia per i giovani, una sorta di assegno minimo a cui sommare poi quello effettivamente maturato in base ai contributi versati;  incentivi alla previdenza complementare (sgravi fiscali) e nuova finestra per il versamento TFR dei dipendenti ai fondi complementari; adeguamenti alle speranze di vita differenziati per tipologia di lavoratore.

Prossime date degli incontri tra Poletti e Sindacati: 1, 9 e 23 marzo.

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