Riace, revocati gli arresti domiciliari a Domenico Lucano

Mimmo Lucano ritorna in libertà ma non potrà rimanere a Riace. Il Tribunale del Riesame ha accettato la richiesta del sindaco calabrese per la revoca degli arresti domiciliari ma i giudici hanno deciso il divieto di dimora.

 Una decisione che costringerà nei prossimi giorni il politico ad abbandonare la cittadina in provincia di Reggio Calabria per andare a vivere in un altro centro.

Al termine dell’udienza al Tribunale del Riesame, Mimmo Lucano si è fermato a parlare con i giornalisti presenti: ‘Riace rappresenta un’idea che va contro la civiltà della barbarie. Anche senza contributi pubblici noi andiamo avanti lo stesso. Non faremo uno Sprar ma un’accoglienza spontanea. Lo voglio io come volontà politica. Non voglio avere a che fare con questo governo che non rispetta i diritti umani. Quando si parla di uno degli argomenti che mi sono contestati, quello degli affidamenti diretti, il prefetto Morcone non deve scordarsi di quando nel 2008 voleva portare 400 persone a Riace. A lui dissi che Riace aveva solo 500 abitanti nella parte alta. Però il 26 agosto del 2008, quando ha telefonato a Riace, mentre altri comuni davano disponibilità di 20 posti, noi ne abbiamo data una di 300 e due giorni dopo sono arrivati i pullman. Come facevamo a non fare gli affidamenti diretti alle coop o agli enti gestori. E adesso me lo contestano’.

Mimmo Lucano non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro ed è pronto ad uscire dallo Sprar per continuare ad accogliere i migranti a Riace.

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