Renzi: violenta lotta alla burocrazia

Matteo Renzi  presente al Salone del mobile di Milano esclude una manovra bis affermando: “Per la prima volta si restituisce invece che prendere, per la prima volta facciamo una manovra che taglia e restituisce i soldi. In molti non sono abituati ma è bene che se ne facciano una ragione perché per i prossimi anni sarà così.  Tutti i giorni Beppe Grillo mi attacca e discute di ciò che faccio. Sta diventando come i vecchi politici di una volta. Noi parliamo agli italiani mentre lui attacca gli avversari.  Noi facciamo proposte per il paese mentre lui attacca gli altri. Noi stiamo tra la gente e lui guarda i sondaggi. E’ una strategia che magari funziona ma il mio compito è stare nell’Italia che funziona come “Vinitaly”, il salone del mobile e l’Expo. Mentre loro stanno sempre più tra gli addetti ai lavori”. Non molla sul taglio degli stipendi dei manager pubblici. L’aumento dello loro retribuzioni in questi anni è inaccettabile. Quando c’è stato da trovare le risorse per restituire in busta paga a chi non ce la fa, abbiamo chiesto un sacrifico alle banche che non possono pensare di essere salvate dagli Stati come è accaduto in Europa e non essere pronte a fare la propria parte nella vita di tutti i giorni delle famiglie. Nel 2014,  assicura,   faremo sentire la voce dell’Italia. Non servono regole incentrate sull’austerità se poi la disoccupazione aumenta. In Italia deve prevalere un’idea della politica come servizio e non come occupazione di poltrone: se si riesce bene, sennò si va a casa.

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