PISTOIA. Ha pedinato di notte la ex fidanzata, poi l’ha assalita e picchiata in auto, l’ha violentata e infine l’ha costretta a rimanere chiusa per ore all’interno della vettura. Un personal trainer della provincia pistoiese è stato arrestato ed è finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
I carabinieri della stazione di Pescia (Pistoia) hanno proceduto ieri all’arresto di R.M., 55enne di Buggiano (Pt), con vari precedenti a suo carico, al quale hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Pistoia, Maria Elena Mele, su richiesta del pm Giuseppe Grieco.
Ma la volontà di nuocere alla ex compagna ha preso il sopravvento, e nella tarda serata del 31 marzo scorso l’uomo, violando l’obbligo di non fuoriuscire dal comune di residenza, ha pedinato in auto la 33enne, che da qualche mese non aveva avuto più contatti con il suo persecutore.
La donna, che aveva passato una serata con amici in un locale di Pistoia, mentre stava rientrando sulla via Lucchese aveva deciso di fermarsi in una piazzola di sosta di Serravalle per riposare un po’, vista l’ora tarda. In quel frangente l’ex fidanzato, che l’aveva pedinata per tutta la serata, l’ha raggiunta e dopo essersi introdotto nella macchina l’ha percossa con pugni e schiaffi e infine l’ha costretta a subire un rapporto sessuale, minacciandola di morte.
Quindi ha costretto la vittima a rimanere chiusa nella propria auto, fino alle 8 del mattino successivo quando si è definitivamente allontanato, dopo avere danneggiato con vari pugni il cofano della stessa auto.
La vittima ha avuto la forza di recarsi presso l’ospedale di Pescia dove è stata soccorsa con l’attivazione delle procedura di accoglienza e supporto previste dal protocollo rosa e ha potuto denunciare il violentatore ai militari della locale stazione intervenuti presso la struttura ospedaliera.
La gravità dei fatti rappresentati ha consentito ai militari operanti di fornire un quadro completo alla Procura pistoiese che ha richiesto e rapidamente ottenuto l’adozione della misura cautelare più grave, della custodia in carcere, dove il pregiudicato sarà sentito nei prossimi giorni.