Margherita Corrado (Senato – Gruppo Cal) – Sulle ultime interrogazioni presentate in Senato

In vista dell’ultima seduta del Senato nella XVIII Legislatura, ho presentato una nuova serie di interrogazioni al Ministro della cultura. I temi sono quelli consueti: soprattutto casi di mancata tutela di aree archeologiche pubbliche o di gestione inadeguata delle stesse, purtroppo diffusi in tutta Italia (dalla Toscana alla Puglia, alla Calabria), e rivendicazioni di reperti e capolavori d’arte trafugati all’estero, acquisiti da prestigiosi musei internazionali (in questo caso Louvre, Museo Nazionale di Spagna, Getty, MET) che stentano a restituire il maltolto nonostante la certezza della origine illecita dei pezzi, complice la scarsa determinazione del MiC di Franceschini nel chiederne il rientro. A quest’ultimo filone appartengono anche un paio di interrogazioni che si riferiscono alla presenza, in Germania e in Serbia, di reperti e opere d’arte usciti dal Paese durante la seconda guerra mondiale o subito dopo: alcuni argenti del tesoro paleocristiano di Canoscio (Perugia) e gli otto capolavori della pittura italiana del XIV-XVI secolo che, acquistati a Firenze da Goering per il museo di Hitler, furono ‘intercettati’ a Monaco, nel 1949, da un serbo, prima che Rodolfo Siviero potesse riportarli in Italia. Non si riferisce a singole opere d’arte o reperti ma ai beni culturali in genere, compresi ad esempio quelli librari, l’interrogazione che invece richiama l’attenzione sulla sostanziale inerzia dell’Italia nell’attuare, pur avendoli sottoscritti, le prescrizioni, i voti e le raccomandazioni deliberati nella Conferenza di Washington del 1998 sulle opere d’arte confiscate dai nazisti, nel Forum di Vilnius (2000) sui beni culturali trafugati durante il periodo dell’Olocausto e nella Risoluzione del Parlamento Europeo del 17.01.2019 sulle domande di restituzione transfrontaliere delle opere d’arte e dei beni culturali saccheggiati durante conflitti armati e guerre. Invita a fare davvero i conti con il passato, e ad aderire al dettato costituzionale della Repubblica Italiana, questo atto ispettivo, contestualmente al quale ho depositato, oggi, una proposta di legge conseguente, intitolata: “Disposizioni in materia di restituzione dei beni culturali confiscati dai nazisti”. Nello stesso solco si pone anche l’interrogazione che chiede a Franceschini perché, fra i “luoghi della cultura” censiti dal Ministero, continui a comparire il “Museo sacrario del Reggimento Giovani Fascisti – Africa settentrionale 1940/1943” di Ponti sul Mincio (Mantova), salito agli onori delle cronache a febbraio scorso per merito di Tomaso Montanari, museo ospitato nella stessa cascina che notoriamente è teatro di raduni nazionali e internazionali di nostalgici e neofascisti.

Margherita Corrado (Senato – Gruppo Cal – Commissioni Cultura e Antimafia)

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