Firenze. Adesso la verità di quella notte potrebbe essere tutta in alcuni frame di pochi istanti girati con mano tremante nell’ingresso del palazzo di Borgo Santi Apostoli, nel cuore storico di Firenze, in cui si riconoscono parte del corpo di un uomo, l’uniforme e la fondina della pistola. E un grido: ‘bastard, bastard’. Poi solo immagini confuse, le immagine della violenza sessuale. Lo stupro di Firenze (al momento ancora presunto), l’aggressione di due carabinieri a due studentesse americane nell’androne di un palazzo del centro storico della città, è stato ripreso col telefonino.

 Nonostante l’alcol, una delle due ragazze, avrebbe trovato il coraggio di premere ‘rec’ e filmare, anche se solo per qualche secondo, il rapporto sessuale con il carabiniere che lei ha poi accusato di stupro. Le immagini in questo momento potrebbero diventare un elemento importante del mosaico indiziario che servirà all’accusa per inchiodare i carabinieri alle loro eventuali responsabilità.

‘Se lo vedo, lo riconosco’,  ha detto a caldo alle prime persone che l’hanno soccorsa. Il video è stato consegnato in procura dalla ragazza di 21 anni, quella che ha raccontato la serata più nei dettagli perché aveva bevuto meno. ‘Appena dentro, nel palazzo, ci sono saltati addosso. Io non ho urlato perché ho avuto paura delle armi’ ha detto. La ventunenne, dopo essere scesa dall’auto dei carabinieri, sarebbe salita per le scale fino all’appartamento del terzo piano dove si sarebbe consumata la violenza mentre l’amica che non riusciva nemmeno a rimanere in piedi, insieme all’altro carabiniere, sarebbe entrata in ascensore dove, sempre secondo il racconto, lui la avrebbe aggredita. A quattro giorni di distanza dalla notte fra il 6 e il 7 settembre, quando le due giovani americane sarebbero state vittime dello stupro dei due uomini dell’Arma, quello che è successo nel tragitto dalla terrazza del Flo’ all’elegante palazzo del centro storico fiorentino, in quei poco più di venti minuti di strada immortalati a tratti dalle telecamere di sorveglianza, comincia dunque a prendere forma.