Lettera italiana all’Unione Europea: in pensione a 67 anni. Licenziamenti più facili

Riformulazione delle pensioni, dismissione del patrimonio pubblico, licenziamenti più facili, nuove norme nel mercato del lavoro. Sono questi alcuni punti della lettera, 16 pagine divisa in cinque capitoli, al vaglio dell’Ue.

Pensioni. Tutti in pensione a 67 anni dal 2026. Il requisito è valido sia per gli uomini che per le donne. Quelli per I’accesso alla pensione di anzianità sono già stati rivisti. Aumenteranno fino ad arrivare a regime dal 2013.

Patrimonio pubblico. Il patrimonio pubblico sarà dismesso e il piano sarà pronto entro il 30 novembre. Secondo i calcoli del governo questa misura dovrebbe portare alle casse dello stato cinque miliardi di introiti l’anno per tre anni.

Lavoro. Nella lettera scritta da Berlusconi per convincere l’Ue a concedere una dilazione sulla messa in mora dell’Italia è previsto un ennesimo intervento nel mercato del lavoro. Nel testo sarebbero state inserite norme per favorire il licenziamento per motivi economici anche per i lavoratori assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato. Allo stesso tempo sarebbero previste delle norme a favore dell’occupazione giovanile e femminile.

Antitrust. Entro il primo trimestre del 2012 saranno rafforzati gli strumenti dell’Antitrust soprattutto per evitare contrasti con la legislazione a livello locale.

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