La nuova manovra vale 54 miliardi. Questa sera la fiducia al Senato

La manovra finanziaria si presenta al voto di fiducia in Senato con una vesta ancora nuova. In questa versione, la quarta dal primo varo, supera i 54 miliardi di euro. Il maxiemendamento del governo alla manovra riduce il deficit di ulteriori 4,399 miliardi nel 2013 e di 4,389 miliardi nel 2014 portando la correzione complessiva nel2013 a54,265 miliardi da 49,866 mld. Nel 2011 invece l’impatto sull’indebitamento netto sarà di 700 milioni. Quasi tutto il gettito aggiuntivo arriva dall’aumento dell’Iva di un punto percentuale che scatterà dall’entrata in vigore della manovra. Tre le novità sostanziali rispetto alle decisioni presentate a “ferragosto”: aumento dell’Iva, contributo di solidarietà e pensioni. Prevista l’accelerazione sul ddl costituzionale che introdurrà nella Carta la “regola d’oro” sul pareggio di bilancio e che attribuirà alle Regioni le competenze delle Province. Il Ddl sarà approvato giovedì nel Consiglio dei ministri convocato per le 9.

Ccontributo di solidarietà. Torna il contributo di solidarietà del 3% sui redditi oltre i 300mila euro l’anno. La soglia era stata fissata in precedenza a 500mila, ma avrebbe interessato solo 11mila contribuenti su 41,5 milioni complessivi (lo 0,02%). Adesso il provvedimento varato dall’esecutivo riguarderà 34mila persone. Aumenterà quindi l’introito per lo Stato prima stimato in 35 milioni nel 2012 e 87,7 milioni dal 2013. Il contributo interessa il reddito complessivo: fondiario (esclusi i redditi da prima casa), da lavoro dipendente, di impresa, autonomo, da capitale. Riguarderà tutti, anche i lavoratori pubblici già sottoposti al taglio dello stipendio (5% oltre i 90.000 euro e 10% oltre i 150.000) e sarà deducibile.

Contributo di solidarietà per i parlamentari. Il contributo di solidarietà per i parlamentari che oltre all’indennità percepiscono anche un reddito da lavoro “pagheranno il doppio dei loro colleghi che svolgono solo il ‘mestiere’ di deputato, e quindi il quadruplo di un dipendente pubblico soggetto al contributo”.
IVA. Aumenterà dal 20 al 21%, restano invariate le aliquote ridotte del 4 e 10 per cento. Questa misura serve a fare cassa subito, andrà a miglioramento dei saldi ma non potrà essere più spesa per la riforma fiscale. L’aumento dell’aliquota al 21% colpirà giocattoli, televisori, auto e moto, abbigliamento e calzature, taglio e piega dal parrucchiere, caffè, vino e cioccolato. Tutte voci che riguardano la spesa per la casa. Rientrano nel computo anche i detersivi, gli stabilimenti balneari e i pacchetti vacanza con conseguenze negative – secondo Confcommercio – per i consumi. Questo incremento porta l’Italia in testa alla classifica dei vari regimi di aliquote ordinarie praticati dai maggiori Paesi europei: la Germania è al 19,6%, la Francia al 19,6%, la Spagna al 18% e la Gran Bretagna al 20%. Il governo spera in questo modo di incassare almeno 4 miliardi. Plaude alla misura Confindustria, critica Confcommerico e Confesercenti.

Pensioni. E’ anticipato di due anni l’adeguamento delle pensioni di vecchiaia delle donne nel settore privato. L’anticipo della partenza del percorso dal 2016 al 2014 deciso oggi porterà l’andata a regime della misura dal 2028 al 2026 con un risparmio per quell’anno valutato in 3,9 miliardi e 334 mila donne in più al lavoro rispetto alla normativa attuale. La manovra prevedeva un incremento di un mese per accedere alla pensione nel 2016 per poi crescere negli anni successivi. L’allineamento tra l’età di pensionamento nel settore pubblico e in quello privato, si legge nella relazione tecnica, ”è previsto con la medesima gradualità (per completarsi a partire dal 2026) con seguenti passi di incremento a decorrere dal primo gennaio di ogni anno”.

Evasione. E’ prevista un allentamento della stretta sul carcere per i superevasori. Nel maxiemendamento del governo è prevista una norma che stabilisce che per far scattare le manette l’evasione non deve soltanto ammontare a 3 milioni di euro ma la soglia deve anche corrispondere almeno al 30% del fatturato.

Contratti. I contratti sottoscritti a livello aziendale o territoriale possono derogare alle disposizioni di legge e alle relative regolamentazioni dei contratti collettivi nazionali. Questa deroga è valida per il licenziamento ad eccezione per quello discriminatorio, per matrimonio o per gravidanza.

Spending review. E’ prevista la revisione integrale della spesa pubblica. Secondo questa norma, il ministro dell’Economia deve presentare al Parlamento entro il 30 novembre un programma per la riorganizzazione della spesa pubblica. Tra gli obiettivi c’è la nascita di una super Inps e l’integrazione operativa delle agenzie fiscali.

Cnel  I membri del Consiglio Nazionale dell’economia e del lavoro scenderà da122 a70 membri più il presidente. Il presidente del consiglio dei ministri varerà un decreto entro 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra.

Caserme. La Difesa venderà gli immobili e il 55% dei proventi sarà destinato al fondo per l’ammortamento dei titoli del debito pubblico. Il 35% al bilancio della Difesa e il restante 10%  sarà destinato agli enti territoriali interessati ai progetti di valorizzazione delle caserme e delle altre strutture immobiliari dismesse.

Trasferimenti all’estero. Prevista una imposta di bollo pari al 2% della somma trasferita all’estero attraverso le agenzie “money transfer” o da intermediari finanziari. Esentati dall’imposta i trasferimenti effettuati da persone fisiche munite di matricola Inps e fiscale.

Enti Locali. I tagli agli enti locali sono ridotti di 1,8 miliardi e non più dimezzati. Le risorse arriveranno dalla Robin Tax cioè con l’Ires pagato dalle società operanti nel settore energetico per i periodi di imposta dal 2011 al 2013.Prevista la riduzione dei consiglieri comunali, provinciali e regionali

Costi della Politica. Le funzioni dei piccoli comuni saranno accorpate. I comuni con popolazione inferiore ai 1000 abitanti eserciteranno in forma associata tutte le funzioni amministrative e tutti i servizi pubblici.

Cooperative. Previsto tagli alle agevolazioni fiscali per le coop e tasse sugli utili.

La Commissione europea, con una nota, ha salutato con favore le misure della manovra annunciate dal governo. Secondo l’esecutivo comunitario, “confermano la determinazione delle autorità italiane a conseguire gli obiettivi concordati per la riduzione del deficit e del debito”, e allo stesso tempo “contribuiscono ad affrontare le debolezze strutturali profondamente radicate dell’economia italiana”. La nota di Bruxelles ha aggiunto che “anche la decisione sull’età pensionabile è un segnale importante”, e che “la conferma della decisione di introdurre nella Costituzione il principio del pareggio di bilancio e l’abolizione delle province costituiscono dei miglioramenti decisivi nel quadro istituzionale italiano, e contribuiscono ad assicurare una disciplina di bilancio su base permanente”. La nota si conclude con un appello della Commissione “per una rapida adozione del pacchetto di misure di aggiustamento in uno spirito di coesione nazionale e solidarietà”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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