Gp Corea: due Safety Car non distolgono Vettel dall’ennesimo trionfo

Gran premio della Corea. Una vittoria di Vettel equivale ad una ‘sentenza’. Quale ? Le mani sul quarto titolo consecutivo per il tedesco. Troppa la differenza tra la Red Bull e le altre scuderie, per Alonso è tempo di calcoli. Arrivare nei pirmi quattro ? Procastinare la festa della scuderia austriaca. Si, solo ritardarla, di più non si può per arginare lo strapotere delle vetture guidate da Vettel e Webber. Pronti, partenza e via. Tanto per cambiare Vettel prende subito il largo, alla prima curva Massa rischia la collisione con Alonso e dopo un testa coda riparte dalle ultime posizioni. Hamilton è superato da Grosjean che è secondo. Il pilota della Red Bull cerca di distanziare gli inseguitori con il suo solito ritmo infernale. Dietro Grosjean, Hamilton, Rosberg ed Hulkengerg. Alonso è sesto a più di nove secondi, Massa diciassettesimo. Solo un guasto tecnico od un errore di Vettel può ‘creare’ qualche emozione. Vedremo. Al nono giro prima ‘emozione’ Raikkonen supera Alonso. Le Ferrari sono in difficoltà ma questa non è una novità cosi come Vettel che accumula secondi di vantaggio giro dopo giro. Al decimo giro la rossa dello spagnolo è ai box per il cambio pneumatici. Al dodicesimo tocca al leader del campionato. Alonso, risalito al sesto posto, inscena un duello interessante con Hulkenberg della Sauber che è motorizzata Ferrari. Non riesce a superarlo e questa la dice tutta sulla condizione della ‘Rossa’. Cala il sipario a metà corsa allorquando Alonso cede la sua posizione all’altro pilota Red Bull. Ancora guai agli pneumatici. Al 29′ giro Rosberg ai box per cambio gomme e problema al musetto ne approfitta Alonso che lo passa. Al 31′ giro il colpo di scena che ci voleva. Safety car in pista. Perez perde il suo musetto che resta a centro pista. Si riparte con Vettel che tiene la posizione, Grosjena e Raikkonen lo tallonano. Una Red Bull è out, motore in fiamme, ma è quella di Webber. Raikkonen supera Grosjean ma è di nuovo safety car. Due stop non bastano per mettere paura a Vettel che resiste agli attacchi del finlandese e reste saldamente in testa. Una battaglia interessante quella tra Hulkenberg, Hamilton ed Alonso. Peccato che in pista ci sia Vettel che corre solo per la cronaca e per i record. Bandiera a scacchi tra gli sbadigli degli spettatori. Primo Vettel, non è di certo una novità, secondo Raikkonen, Grosjean, Hulkenberg, Hamilton e Alonso, Rosberg e Button. Due Lotus sul podio, questa l’unica novità. Le Ferrari ? Sarebbe meglio pensare all’anno prossimo.

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