Governo, “bomba” Whirpool pronta a esplodere

Alitalia, ex-Ilva, Popolare di Bari e Autostrade: sono solo alcuni dei dossier più bollenti sul tavolo del Governo che da oggi dovrà disinnescare un’altra bomba pronta a esplodere.

 Il prossimo 31 ottobre Whirlpool andrà via da Napoli. Una doccia gelata per gli oltre 400 dipendenti del sito di Napoli, arrivata arrivata ieri al termine di una trattativa partita decisamente in salita al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico: in un primo momento, l’azienda aveva addirittura confermato lo stop della produzione delle lavatrici nel sito di Napoli dal 31 marzo, definito “inaccettabile” dal Ministro Patuanelli. Poi il compromesso e un addio solo rimandato.

Il colosso americano delle lavatrici ha infatti ribadito che lo stabilimento di Napoli perde 20 milioni di euro l’anno. “I dati di mercato sono emblematici”, ha sottolineato nel corso dell’incontro al MiSE l’amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia spiegando che “non c’è più sostenibilità economica della produzione di lavatrici” ma che l’Italia resta strategica per il gruppo, con 5 mila dipendenti in tutto il Paese. Le difficoltà riguarderebbe solo lo stabilimento campano dove l’azienda afferma di essere stata consapevole dei problemi fin dal 2018, ma rivendica di aver cercato di rilanciare la produzione. I 17 milioni di euro previsti per il sito Whirlpool Napoli saranno redistribuiti sugli altri stabilimenti, annuncia La Morgia.

Alla luce di questi sviluppi, tutt’altro che positivi, Invitalia si è messa già alla ricerca per conto del Governo di un nuovo soggetto che subentri alla multinazionale americana. L’obiettivo è quello di arrivare alla selezione finale di un possibile investitore per luglio 2020.

I sindacati, che promettono battaglia – hanno annunciato scioperi in tutte le fabbriche sottolineando che la vicenda può diventare una vera bomba sociale per Napoli e per tutto il Paese. “Da questo momento si rompono le relazioni sindacali con l’azienda. Se il Governo non prende una posizione forte, la vicenda Whirlpool diventa una questione di ordine pubblico”, dichiara il Segretario generale Fiom-Cgil Napoli, Rosario Rappa

‘Governo trovi al più presto soluzione credibile’. Questa la richiesta del segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. L’incontro, ha sottolineato, “non ci soddisfa perchè abbiamo avuto solo una mera proroga della produzione nel sito di Napoli fino al 31 ottobre”. Il governo “finora non eè stato capace nè di garantire il rispetto dell’accordo del 2018 nè di costringere l’azienda a continuare a produrre nel sito di Napoli. Da domani assemblee negli stabilimenti del gruppo in vista di uno sciopero in tutti i siti italiani”.

 I prossimi mesi “saranno decisivi per il futuro dei 400 lavoratori di Napoli e metteremo in campo ogni azione unitariamente, insieme a Fim e Fiom, in tutti gli stabilimenti italiani del gruppo per chiedere garanzie sul futuro occupazionale di tutti i 5mila dipendenti italiani”, ha sottolineato Palombella.

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