Denis Verdini nella Sala Nassirya durante a conferenza stampa di presentazione del gruppo''Alleanza liberalpopolare-Autonomie (ALA)'', Roma 29 Luglio 2015, ANSA/GIUSEPPE LAMI

Governo: Ala si sfila, ma su carta Gentiloni ha numeri Senato

Sulla carta il governo Gentiloni puo’ contare in Senato su una forbice che va da un minimo di 160 voti a un massimo di oltre 170. Quindi il gruppo di Verdini – in tutto 18 – non risulta, secondo il pallottoliere, determinante perche’ il nuovo Governo a Palazzo Madama incassi la fiducia. Il via libera dei verdiniani al nuovo esecutivo era dato per certo fino ad oggi, avendo l’ex braccio destro di Berlusconi assicurato la propria disponibilita’ a sostenere la nascita di un nuovo Governo, in occasione delle consultazioni al Quirinale.

Ma a pochi minuti dalla presentazione della lista dei ministri al Colle, a sorpresa, Verdini e Zanetti annunciano, in una nota, che non voteranno la fiducia a un governo ‘fotocopia’ rispetto a quello Renzi. A questo punto, salvo ulteriori colpi di scena, il Governo Gentiloni al Senato e’ sostenuto da Pd, Ncd, Autonomie, ed alcuni altri esponenti del gruppo Misto e di Gal. Il forfait di Verdini e Zanetti, pur non mettendo a rischio il voto di fiducia sul discorso che fara’ in Aula il presidente del Consiglio, lascia intravedere un percorso ad ostacoli per la maggioranza nelle settimane a venire.

Circa Luca Teolato

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