Un momento dell'incontro tra governo e sindacati a palazzo Chigi sul taglio del cuneo fiscale, Roma, 17 gennaio 2020. Presenti il premier Giuseppe Conte, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e la viceministra Laura Castelli, la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, ed i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. ANSA/ UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI - FILIPPO ATTILI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Flat Tax e Partita IVA, nuovi paletti: cosa cambia nel 2020

L’ irrigidimento dei criteri per essere ammessi al regime forfettario è pronto a complicare la vita a una bella fetta di Partite Iva che rischiano, di fatto, di essere escluse dal perimetro fiscale agevolato.

Le nuove norme previste nella Manovra 2020 – che mantiene in vita la tassa unica (cosiddetta flat tax) al 15% per le partite Iva il cui fatturato non superi i 65 mila euro annui, stabilendo alcune importanti novità- si applicano già a partire dall’inizio di quest’anno. Dunque,  niente regime forfettario per chi nel 2019 ha guadagnato più di 30.000 euro come lavoratore dipendente o pensionato.

La conferma arriva dalla sottosegretaria all’Economia, Cecilia Guerra, a margine di un convegno organizzato il 23 gennaio dall’Associazione Nazionale Commercialisti (ANC).

Partite Iva e “flat tax”: cosa cambia nel 2020

In particolare, sono stati reintrodotti due vincoli

  • Per accedere alla fiscalità agevolata non bisogna superare il limite di 20mila euro lordi annui per i compensi  a dipendenti o collaboratori, relativi a lavoro accessorio, collaborazioni anche a progetto, lavoro subordinato, e anche agli utili da partecipazione agli associati e alle stesse prestazioni di lavoro rese dall’imprenditore o dai suoi familiari
  • Esclusi i contribuenti che nell’anno precedente abbiano percepito redditi di lavoro dipendente o assimilati (assegni pensionistici) superiori a 30mila euro.

Moltissime le perplessità espresse dai commercialisti che hanno reclamato il poco tempo a disposizione per adeguarsi alle novità (non in linea con lo Statuto del Contribuente che richiede sempre almeno 60 giorni di cuscinetto in presenza di novità fiscali).

In realtà, ha spiegato Guerra, in questo caso non scatterebbe il comma 2 dell’articolo 3 dello Statuto perché non viene introdotto un nuovo adempimento. Anche nel 2016, ricorda la sottosegretaria all’Economia, le nuove regole sul regime forfettario vennero applicate con decorrenza immediata.Regime forfettario 2020: esclusa una Partita Iva su 4

Secondo la relazione tecnica alla legge di Bilancio, che prende come riferimento le dichiarazioni dei redditi del 2018 (anno d’imposta 2017), le nuove regole sul regime forfettario per le partite Iva nel 2020 porteranno all’esclusione di un contribuente su quattro: 341.500 su una platea composta da 1,4 milioni di persone. C’è però un altro aspetto, non secondario da sottolineare: negli ultimi due anni si è registrato un boom di adesioni al regime forfettario. Per questo, il numero degli esclusi, rischia di essere molto più alto: si parla addirittura di mezzo milione.

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