Dl ‘Fare’ è legge: le principali misure

Il decreto legge del ‘Fare’ è legge. L’Aula della Camera dei Deputati ha approvato il dl 319 sì, 110 no e 2 astenuti. Contrati al provvedimento Sel, M5S e Lega Nord.

Ecco le principali misure, come riporta l’Ansa.

Manager Pubblico: taglio compensi del 25% per manager delle società a controllo pubblico quotate e non quotate che emettono titoli non azionari, a qualunque titolo determinati, a partire dal prossimo rinnovo.

Durt: cancellato il nuovo certificato unico di regolarità tributaria. Resta la responsabilità solidale dell’appaltatore per i versamenti delle ritenute sui redditi dei dipendenti, lo stop vale solo per i versamenti Iva del sub-appaltatore. Diventa obbligatoria l’anticipazione del 10% dell’importo negli appalti.

Expo 2015: Iva al 10% per i biglietti di ingresso e possibilità per le società in house di stipulare contratti a tempo determinato al di fuori dei vincoli della spending review.

Edifici: semplificati gli adempimenti per le ristrutturazioni private. Basterà la Scia, ma i Comuni individueranno le aree dei centri storici da escludere, entro giugno 2014. Se non decideranno in tempo, e se non interverrà nemmeno la Regione, la parola passerà a un commissario ad hoc nominato dal ministero delle Infrastrutture. Niente obbligo di presentare il Durc (documento unico di regolarità contributiva) per i lavori privati fatti in proprio.

Beni essenziali non espropriabili: Mef, Agenzia delle Entrate e Istat definiranno il paniere di ‘beni essenziali’ che saranno esclusi dalla possibilità di espropriazione da parte delle società di riscossione.

Addio fax nella P.A: le comunicazioni tra pubbliche amministrazioni potranno avvenire solo per via telematica, via posta certificata, e comunque è escluso l’invio di documenti ”a mezzo fax”. Priorità all’utilizzo dei prodotti open source.

Fondo garanzia Pmi e acquisto beni ‘immateriali’: viene ripristinata al 50% la quota riservata agli interventi fino ai 500mila euro. Recuperata anche la riserva del 30% per la contro-garanzia dei Confidi. Cittadini e associazioni potranno versare contributi. Estese le agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali anche ai beni ”immateriali ” come i software.

Autorità trasporti a Torino: fissata la sede della nuova autorità nel capoluogo piemontese.

Sindaco-Commissario per sicurezza per sicurezza scuole: poteri commissariali ai sindaci per gestire i 450 milioni di euro per la messa in sicurezza delle scuole e per la realizzazione di nuovi istituti e si svincola la spesa per gli arredi scolastici dal patto di stabilita.

Incompatibilità: si ‘salvano’ dall’incompatibilità fino al completamento del mandato i sindaci eletti prima di settembre 2011 (quando è entrata in vigore la norma) dei Comuni tra 5 e 20mila abitanti. Sopra questa soglia scatta l’ineleggibilità.

Sconto 30% multe per pagamenti veloci: resta lo sconto sulle multe pagate entro i 5 giorni (saltata la previsione di ridurre la sanzione per i patentati ‘virtuosi’).

Da dismissioni enti 10% a taglio debito: gli enti locali che dismettono patrimonio proprio dovranno destinare il 10% delle risorse al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.

Energia: la deduzione forfetaria per i gestori di carburante sarà calcolata sul volume d’affari. Esclusa la ‘strategicità’ della riconversione degli zuccherifici in centrali a biomasse.

Agricoltura: Semplificata la vendita diretta al pubblico da parte degli agricoltori. Il ‘pastazzo’ (sottoprodotto della lavorazione degli agrumi) sarà escluso dai rifiuti e potrà essere destinato ad uso agricolo e zootecnico.

 

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