Cosa non si paga dopo i 60 anni? Ecco le agevolazioni per gli over 60

Superati i 60 anni, si aprono possibilità di godere di agevolazioni fiscali messe a disposizione sia dal governo che da enti privati in vari settori. È fondamentale mantenere una conoscenza approfondita delle normative vigenti al fine di sfruttare appieno tali opportunità. Per ogni domanda o richiesta riguardante gli aiuti economici, i cittadini possono rivolgersi al proprio comune di residenza, o in caso di grandi città, al municipio, dove saranno assistiti e guidati attraverso le diverse procedure necessarie.

Cosa non si paga dopo i 60 anni?

All’età di 60 anni, si aprono le porte a una serie di agevolazioni che rendono la vita quotidiana più accessibile e conveniente dal punto di vista economico. Questi benefici spaziano dalle cure mediche ai viaggi e oltre. Esaminiamo ora quali sono le agevolazioni per gli over 60.

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Bonus telefonia mobile

Nel campo della telefonia mobile per gli over 60, sono attualmente disponibili diverse offerte pensate per le persone anziane che utilizzano meno frequentemente il telefono cellulare, ma che desiderano essere reperibili in ogni momento da figli e nipoti.

Agevolazioni treni e trasporti pubblici

La Carta Argento Trenitalia è uno sconto dedicato ai passeggeri che hanno compiuto 60 anni, con un costo annuale di 30 euro, ma gratuita per chi ha superato i 75 anni. La Carta Argento offre uno sconto del 25% sulle tratte internazionali e ha validità annuale.

Le agevolazioni per i trasporti pubblici per gli over 60 sono previste in tutti i comuni italiani, con sconti sugli abbonamenti e i biglietti. Per ottenere informazioni dettagliate, è possibile rivolgersi al proprio comune o consultare il sito della compagnia di trasporto locale.

Ticket sanitario

L’esenzione può essere ottenuta in base al reddito, alla patologia, all’invalidità o alla gravidanza.

Codice E01: Esenzione ticket per bambini di età inferiore ai 6 anni e adulti sopra i 65 anni.

Codice E02: Esenzione ticket per disoccupati.

Codice E03: Esenzione ticket per reddito, per chi ha una pensione sociale e un assegno sociale, assieme ai familiari a carico.

Codice E04: Esenzione ticket per i pensionati al minimo di età, superiore a 60 anni, e per i loro familiari a carico.

Per ulteriori chiarimenti, è possibile fare riferimento alla propria ASL e al proprio medico di famiglia. Inoltre, con l’approvazione della legge di bilancio 2020, viene eliminata la fattura elettronica per coloro che trasmettono i dati al sistema Tessera Sanitaria.

Carta Acquisti

La Carta Acquisti è un’altra agevolazione disponibile per coloro che hanno meno di 3 anni o più di 65 anni e un basso reddito ISEE (fino a 6.788,61 euro). Questa carta fornisce un importo mensile spendibile in esercizi commerciali abilitati.

Canone Rai

Dai 75 anni in poi, è possibile ottenere l’esenzione dal pagamento del canone Rai, a condizione che il reddito non superi gli 8.000 euro. Inoltre, in alcuni Comuni è possibile ottenere una riduzione dell’importo della tassa sui rifiuti in base all’età e al reddito.

Gli over 70 possono beneficiare di sconti sui bollettini postali, mentre alcune compagnie di telefonia mobile offrono tariffe agevolate per gli over 60, tenendo conto delle specifiche esigenze di questa fascia d’età.

Musei e teatri

Musei, monumenti, cinema e teatri spesso offrono riduzioni o esenzioni sui biglietti per le persone sopra i 60/65 anni, anche se non esiste una normativa nazionale in tal senso. Si consiglia di informarsi presso le biglietterie dei singoli luoghi culturali, mostrando il documento di identità per verificare gli sconti disponibili.

Agevolazioni previdenziali

Oltre a vantaggi economici, esistono anche opportunità previdenziali significative per coloro che superano i 60 anni. Fino al 2026, è possibile accedere all’Isopensione, che consente di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro di 7 anni, con i costi sostenuti dal datore di lavoro.

Il Bonus Maroni consente ai lavoratori di rimanere in servizio dopo aver raggiunto i requisiti di età e contributi per la “quota 103,” senza accreditare ulteriori contributi, aumentando così la busta paga.

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