Bersani al Wsj: “Il centrosinistra è garanzia di stabilità”

“Bersani promette stabilità all’Italia”. No, non è il leitmotiv della campagna elettorale del centrosinistra (anche se potrebbe diventarlo),  ma semplicemente il titolo che il Wall Street Jaournal dedica all’intervista rilasciata da Pierluigi Bersani. “Non credo che ci troveremo in questa situazione. Tuttavia, se non ci sarà una chiara maggioranza parlamentare, la soluzione non sarà né Monti, né Bersani. Ma solo nuove elezioni”, ha dichiarato il candidato premier del centrosinistra, presentando il Pd come l’unico partito in grado di offrire, anche allo sguardo internazionale, una visione univoca della politica italiana.  “Basta guardare il resto del panorama politico italiano, precisa Bersani.  Se noi non esistessimo, dovreste venire a cercarci. Senza di noi l’Italia sarebbe un problema per l’Europa e per il mondo”. “Concordo che in passato i governi di centrosinistra hanno offerto un'immagine di divisioni, come nell'ultimo governo Prodi. Ma all’epoca c’erano 12 partiti diversi, e non c'era ancora il Pd. Oggi le cose sono diverse. Il nostro partito è  la maggiore forza politica italiana e ha la sua identità”. Bersani, nella sua intervista al caporedattore del Wall Street Journal, Alessandra Galloni,  ribadisce la diversità della sua coalizione rispetto a quella che in passato Romano Prodi a Palazzo Chigi. Bersani conferma che pensa a una larga alleanza con le forze moderate di Casini e Montezemolo, definite come realtà  “centriste, europeiste”.  In merito invece ai contrasti con Nichi Vendola, sottolinea che “la discussione sull’articolo 18 è  un capitolo chiuso”.  Poi conclude con un a battuta su Renzi: “il centro sinistra unisce personalità  con grande esperienza a giovani che hanno già  mostrato il loro valore sul campo”: “Chiederò a Renzi – afferma – di essere più coinvolto nel dibattito interno al nostro partito”.

In merito invece alle prossime elezioni, Bersani ribadisce che in caso di vittoria , “il centrosinistra rispetterà i rigorosi impegni presi” sul fronte economico, in Italia e in Europa.  Poi il leader del Pd minimizza sui timori di una possibile marcia indietro in materia di pensioni e lavoro. “Non credetemi per quello che dico ma giudicatemi per quello che ho fatto”, sottolinea, riferendosi alle liberalizzazioni avviate all’epoca del suo incarico come ministro dello Sviluppo economico. Quanto alla crisi economica e alle misure varate per contrastarla, per Bersani “la politica europea non può concentrarsi esclusivamente sull’austerità”. Da qui la previsione di Bersani per il prossimo anno di “una revisione delle politiche economiche e fiscali. Non per superarle, ma per introdurre alcune correzioni tese a una maggiore flessibilità”. Sul futuro del Paese, infine, Bersani non ha dubbi: se dalle urne non dovesse uscire una maggioranza stabile, l’unica soluzione sarebbero “nuove elezioni”.

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