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Silvio Berlusconi dichiara che il patto del Nazareno non è rotto e va avanti su Italicum e Colle, ed alla presentazione del libro di Bruno Vespa lancia Matteo Salvini come leader del centrodestra: “Lui il bomber, io il regista”. E’ una investitura perchè, a dire del Cavaliere, potrebbe essere il candidato premier alla prossima tornata. In realtà la Lega non ha bisogno del partito berlusconiano ed è inverosimile credere che Salvini possa mai accettare di fare il goleador sotto la guida di Berlusconi. Sono scenari politicamente superati ed il voto in Emilia ed in Calabria ha spazzato via come un fuscello morto il potere di coalizione proveniente da Arcore. Al Tempio di Adriano, luogo della presentazione del libro annuale di Vespa, il leader di Forza Italia dice tutto ed il contrario di tutto e come one man show appare fortemente stordito. Annunci ed aperture sono sufficienti solo a destabilizzare ancor di più Forza Italia ed il tam tam che scorre in Transatlantico ha una sola voce: “Prima ci ha svenduto a Renzi ed ora alla Lega”. Berlusconi mostra un foglietto con sondaggi Euromedia: “Le divisioni interne hanno pesato nelle due regioni per il 50 per cento, mentre solo il 12 per cento ci contesta una linea morbida ed il patto”. E’ un messaggio a Fitto a cui tra le righe dice: “Io sono un martire ed un erae ed agli eroi non si fanno basse critiche di bottega”. Il comitato di presidenza si è riunito ma il Cavaliere si è limitato alla relazione di apertura e si aspetta oggi pomeriggio per avere un confronto aperto.
