Benzina oltre i due euro al litro: il taglio alle accise non basta

È dall’inizio di questo 2022 che siamo inondati da cattive notizie: proprio nel momento in cui finalmente stavamo uscendo dalla pandemia di Coronavirus, dopo il forte picco di contagi durante le vacanze di Natale 2021, si sono susseguiti attimi di panico a causa dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, del caro bollette e del prezzo della benzina alle stelle.

Purtroppo il conflitto è ancora in corso, e porta con sé – oltre che troppe morti – anche una serie di conseguenze gravi dal punto di vista sociale ed economico; non si sono abbassati nemmeno i prezzi dell’energia, le bollette sono salatissime, come anche i beni di prima necessità, in continuo aumento. E, come se non bastasse, nonostante il taglio delle accise, purtroppo anche i prezzi del carburante alla pompa tornano a essere proibitivi, superando i due euro al litro. È una vera follia per l’italiano medio, che porta a casa uno stipendio che non supera i 1.200/1.300 euro.

La disperazione delle famiglie italiane è alle porte. E se il taglio delle accise inizialmente ha fatto tirare un sospiro di sollievo, oggi non basta più, nonostante sia stato prorogato anche per i mesi a venire. L’aumento dei prezzi non ci dà tregua.

Prezzo del carburante: benzina self sopra i 2 euro

I prezzi aumentano, e in Italia quella medio della benzina in modalità self service torna a sfondare la quota dei due euro al litro. Lo stesso livello che avevamo raggiunto lo scorso mese di marzo, quando il governo aveva infatti deciso di attivare il taglio dell’accisa (con uno “sconto” di 30,5 centesimi al litro). Senza la manovra di tre mesi fa da parte dell’Esecutivo, oggi dovremmo pagare mediamente 2,31 euro/litro per la benzina.

Abbiamo tra le mani la consueta rilevazione effettuata da Staffetta Quotidiana, Eni ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio, lo stesso ha fatto anche Tamoil, e invece Q8 registra un rialzo di un cent/litro su entrambi i prodotti.

Le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico ed elaborati da Staffetta Quotidiana, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15.000 impianti, sono le seguenti:

  • benzina self service a 2,005 euro/litro (+23 millesimi, compagnie 2,010, pompe bianche 1,992);
  • diesel self service a 1,920 euro/litro (+27, compagnie 1,928, pompe bianche 1,902);
  • benzina servito a 2,125 euro/litro (+16 millesimo, compagnie 2,166, pompe bianche 2,046);
  • diesel servito a 2,046 euro/litro (+20, compagnie 2,092, pompe bianche 1,957);
  • GPL servito a 0,830 euro/litro (-1, compagnie 0,839, pompe bianche 0,820);
  • metano servito a 1,832 euro/kg (-4, compagnie 1,881, pompe bianche 1,794);
  • Gnl 1,990 euro/kg (-23, compagnie 2,029 euro/kg, pompe bianche 1,962 euro/kg).

Per quanto riguarda invece le autostrade, questi sono i prezzi:

  • benzina self service 2,073 euro/litro;
  • benzina servito 2,301 euro/litro;
  • gasolio self service 2,000 euro/litro;
  • gasolio servito 2,231 euro/litro;
  • Gpl 0,920 euro/litro;
  • metano 2,162 euro/kg;
  • Gnl 2,017 euro/kg.

Famiglie italiane: quanto spendono

Secondo il Codacons, una famiglia italiana spende mediamente 460 euro in più rispetto all’anno scorso solo per i costi di rifornimento di carburante, è pazzesco, per un totale di 11,96 miliardi di euro, ai quali dobbiamo anche aggiungere tutti gli aumenti dei prezzi dei beni primari. È per questo che il governo deve intervenire nuovamente, e sta valutando come.

La guerra in Ucraina è certamente uno dei fattori che più influenza l’aumento dei prezzi del carburante oggi. Un conflitto che continua a provocare squilibri a livello mondiale sulle forniture delle materie prime energetiche.

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