In this image provided by the U.S. Navy, the guided-missile destroyer USS Porter (DDG 78) launches a tomahawk land attack missile in the Mediterranean Sea, Friday, April 7, 2017. The United States blasted a Syrian air base with a barrage of cruise missiles in fiery retaliation for this week's gruesome chemical weapons attack against civilians. (Mass Communication Specialist 3rd Class Ford Williams/U.S. Navy via AP)

Attacco Usa in Siria: 60 missili contro base aerea

Gli Stati Uniti hanno lanciato un attacco missilistico in Siria colpendo la base aerea di Shayrat, nella provincia occidentale di Homs, con circa 60 missili cruise. Si tratta del primo attacco degli Stati Uniti nei confronti del governo di Damasco e dall’insediamento del presidente Donald Trump.

 Si tratta di missili ‘Tomahawk’, lanciati da due navi americane di stanza nel Mediterraneo. E’ il primo attacco diretto Usa alla Siria dall’insediamento del presidente Donald Trump.

‘Nessun bambino dovrebbe soffrire come hanno sofferto quelli siriani’, ha affermato Trump. E ha aggiunto: il bombardamento americano in Siria e’ nel vitale interesse della sicurezza degli Stati Uniti.  L’intervento militare è avvenuto in risposta all’attacco con agenti chimici di pochi giorni fa a Idlib. Nella notte tra giovedì e venerdì dai cacciatorpedinieri USS Porter e USS Ross nel Mediterraneo orientale sono stati lanciati 59 missili ‘Tomahawk’ sulla base aerea siriana da dove, secondo Washington, sarebbero decollati i caccia responsabili dell’attacco chimico su Khan Sheikhoun.

 Il Pentagono ha reso noto che l’attacco contro la base aerea siriana è stato sferrato alle 3.40 del mattino, ora locale in Siria. Gli obiettivi, ha precisato il Pentagono, erano aerei, hangar, depositi, bunker per munizioni, sistemi di difesa aerea e ciò che rende operativa la base.

Dalle prime indicazioni questo attacco ha gravemente danneggiato o distrutto aerei ed infrastrutture di appoggio ed equipaggiamento nella base di Shayrat, riducendo la possibilità per il governo siriano di ricorrere alle armi chimiche, ha specificato il Pentagono. Il Dipartimento della Difesa statunitense ha quindi precisato che i militari russi sono stati informati anticipatamente dell’attacco, anche se il segretario di Stato americano Rex Tillerson ha chiarito che non c’è stato alcun ulteriore coordinamento con Mosca in vista dell’attacco.

Parlando con i giornalisti ieri sera, Tillerson ha affermato che ‘l’attacco non rappresenta un cambiamento nella nostra politica o posizione in Siria’.

 Il bilancio dell’attacco missilistico sarebbe di cinque morti e 7 feriti. A dichiararlo è stato il governatore di Homs, Talal Barazi, citato dalla Dpa. Tra le vittime ci sarebbero tre militari e due civili, ha affermato il governatore. ‘Le unità di vigili del fuoco e unità di difesa civile hanno lavorato due ore per porre sotto controllo l’incendio ed evacuare i feriti e coloro che sono stati martirizzati all’aeroporto’, ha detto Barazi, aggiungendo che ‘il bombardamento americano indebolisce le capacità dell’esercito siriano nella guerra contro il terrorismo’.

Prima dell’attacco missilistico, il comando dell’esercito siriano avrebbe messo al sicuro la maggior parte dei suoi caccia di stanza nella base aerea di Shayrat. Lo ha riferito l’emittente libanese filo-regime al-Mayadeen con una notizia dell’ultima ora basata su non meglio precisate ‘informazioni’.

Intervenendo dalla sua residenza di Mar-a-Lago in Florida, dove si è svolto il summit con il presidente cinese Xi Jingping, Trump ha definito Bashar al Assad ‘un dittatore’ che ha sferrato un orribile attacco con armi chimiche contro civili innocenti dicendo Trump di aver agito negli interessi vitali della sicurezza nazionale dell’America per prevenire e scoraggiare la diffusione e l’uso di armi chimiche. Non c’è dubbio che la Siria abbia usato armi chimiche vietate, ha aggiunto Trump,  violando gli obblighi della Convenzione sulle armi chimiche e ignorando gli avvertimenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu: ‘I tentativi, fatti per anni, di cambiare il comportamento di Assad hanno fallito, hanno drammaticamente fallito’.

Stasera mi rivolgo a tutte le nazioni civilizzate perché si uniscano a noi,  ha quindi chiesto,  per porre fine a questo spargimento di sangue e massacro in Siria e anche per porre fine al terrorismo in ogni sua forma.

  La tv di Stato di Damasco ha definito l’attacco un’ aggressione: ‘Aggressione americana contro obiettivi militari siriani con diversi missili’, ha titolato l’emittente dopo l’annuncio dell’intervento militare. Per Ahmed Ramadan, portavoce della Coalizione nazionale siriana (Cns), uno dei principali gruppi di opposizione, l’attacco statunitense è una reazione importante ed è il primo segnale che il regime di Bashar al-Assad non resta ‘impunito’: ‘Speriamo che i raid proseguano in modo da impedire al regime di utilizzare i suoi aerei per lanciare nuovi attacchi o per tornare ad usare armi vietate a livello internazionale’.

La base aerea colpita nell’attacco Usa è stata usata per uccidere siriani, ha proseguito il portavoce del Cns, aggiungendo che il suo gruppo ritiene che la base a Homs sia stata in parte utilizzata per lanciare attacchi chimici. Il raid Usa, ha concluso Ramadan, è un messaggio chiaro al regime e ai suoi alleati.

L’attacco statunitense ha suscitato diverse reazioni nel mondo. L’Iran ha condannato con fermezza tali attacchi unilaterali. Dura la reazione della Russia: il Cremlino ha condannato duramente definendolo un’aggressione contro una nazione sovrana. Il presidente russo Vladimir Putin, spiega il Cremlino, considera l’attacco un tentativo di sviare l’attenzione del mondo dalle vittime civili in Iraq dove una serie di raid della coalizione ha provocato la morte di almeno 150 persone a Mosul il mese scorso.

Il Comitato di Difesa della Duma di Stato (la Camera bassa) russa afferma che l’attacco missilistico degli Stati Uniti contro la Siria potrebbe peggiorare i rapporti tra Mosca e Washington, nonché portare a un ampliamento dei conflitti armati in Medio Oriente. ‘La Russia prima di tutto chiederà una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Questo può essere considerato come un atto di aggressione da parte degli Stati Uniti contro uno Stato dell’Onu’, ha detto ai media russi Viktor Ozerov, presidente del comitato di Difesa e sicurezza del Consiglio federale (Parlamento) russo.

L’attacco americano sulla base militare siriana “viola la legge internazionale. Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano, ha sottolineato il presidente russo Vladimir Putin, citato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo i media russi.

Londra invece appoggia pienamente l’azione americana, che considera una risposta appropriata al barbaro attacco con armi chimiche sferrato dal regime siriano e che aveva l’obiettivo di evitare ulteriori attacchi.

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La Nato rimanda alle autorità degli Stati Uniti per quanto riguarda commenti agli attacchi in Siria. Lo riferisce un funzionario dell’Alleanza Atlantica, aggiungendo di poter confermare che il Segretario generale, Jens Stoltenberg, è stato informato dal Segretario alla Difesa americano, James Mattis, prima degli attacchi.
In serata il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer ha riferito che al presidente Trump sono state presentate molte opzioni sulla Siria. Spicer non è entrato nel dettaglio delle opzioni. Poi il segretario di Stato americano Rex Tillerson ha rincarato: ‘Non ci sono dubbi sul fatto che il regime di Assad e’ responsabile per l’attacco chimico di Idlib’. Tillerson ha sottolineato come l’attacco richiede una ‘risposta seria’. Sono in corso sforzi da parte della coalizione internazionale per rimuovere dal potere Bashar al Assad. ‘Ritengo importante che Mosca consideri attentamente il suo sostegno al regime’, ha aggiunto il capo della diplomazia Usa.
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