Arrestata la custode di Villa Livia: trafugava e rivendeva quadri e statue

Da quando ha “ereditato” la gestione di Villa Livia (che è nel patrimonio del Museo Filangieri) il direttore del Museo, Paolo Iorio, ha cercato di fare un censimento di quanto restava nel piccolo spazio di Parco Grifeo, donato  alla città dagli ex proprietari.

Nei primi mesi del 2018, però, ha presentato una denuncia ai carabinieri. Da una ricognizione di tutti i beni presenti all’interno della Villa, troppi mancavano all’appello.

Maria Grazia Mazzarella, la custode, 49 anni, è stata arrestata.  Si è svenduta il patrimonio di Villa Livia. Inviava ai potenziali acquirenti un campionario fotografico delle opere ‘disponibili’. Poi vendeva quadri e opere ad alcuni antiquari della città e ai collezionisti del settore, concordando i prezzi e affidando la consegna ai due figli minorenni.

Contestualmente alle misure cautelari (due in carcere, tre ai domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), sono stati eseguiti anche 8 decreti di perquisizione nei confronti di acquirenti. Il reato contestato è associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione di opere d’arte.

In tutto sono sei le misure cautelari emesse dal gip di Napoli e dal gip del tribunale per i Minorenni partenopeo per la spoliazione di Villa Livia, il museo di Napoli che ha ospitato anche la le riprese di una puntata della prima serie dei “Bastardi di Pizzofalcone e del film ‘La paranza dei bambini’.

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