Quando si accendono i termosifoni in Italia: tutte le date 2021

Con l’arrivo dell’autunno e il calo delle temperature, si avvicina il momento in cui in tutta Italia si torna a usare i termosifoni. L’avvio dei riscaldamenti segue un calendario preciso a seconda delle zone del nostro Paese, divise per fasce.

Il calendario per l’accensione dei riscaldamenti nasce da una legge Nazionale, anche se i singoli Comuni possono decidere se anticipare o posticipare la data in base alle temperature. È il caso di Potenza, dove a causa del maltempo, è stata anticipata al 9 ottobre la data che consente di accendere gli impianti termici: lo ha disposto Mario Guarente, il sindaco del capoluogo Lucano in previsione del peggioramento delle condizioni atmosferiche. Il provvedimento adottato a Potenza stabilisce che l’attivazione degli impianti termici è fissata per un massimo di 6 ore comprese tra le 6.00 e le 23.00 di ogni giorno.

Quando si accendono i termosifoni in Italia: il calendario per zone

Stando al calendario diviso in fasce climatiche, le prime zone d’Italia ad accendere i termosifoni, dal 15 ottobre, sono la F e la E. La zona F è quella delle montagne delle Alpi, di Belluno e di Trento, dove non sono previste limitazioni di tempo e di orario per i riscaldamenti termici.

Nella zona E, invece, i riscaldamenti si accenderanno dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore al giorno. Questa zona comprende le province di Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia e Como. E ancora da Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e Rovigo. Infine da Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila e Potenza.

Il calendario della zona D prevede l’accensione dei riscaldamenti dal 1 novembre 2021 al 15 aprile 2022 per un massimo di 12 ore al giorno. La zona D comprende le province di Avellino, Ancona, Ascoli Piceno, Caltanissetta, Chieti, Forlì, Firenze, Genova, Grosseto, Isernia, Livorno e Lucca. Comprende inoltre Macerata, Massa C., Foggia, Matera, Nuoro, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Pescara, Roma, Siena, Terni, Teramo, Vibo Valentia e Viterbo.

Termosifoni accesi dal 1 novembre al 31 marzo per 10 ore al giorno nella zona C costituita dalle province di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce e Napoli. E poi Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto.

Il riscaldamento verrà acceso non oltre le 10 ore al giorno, a partire dal 15 novembre, nelle province di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani che appartengono alla zona B.

La zona A, infine, prevede l’accensione dei riscaldamenti dal 1 dicembre al 15 marzo non oltre le 6 ore al giorno: la zona comprende Porto Empedocle e le isole Linosa e Lampedusa.

Mantenere calda la casa è importante durante il periodo invernale ma bisogna stare attenti a non esagerare. Ambienti troppo riscaldati, infatti, sono un pericolo per la salute e incidono sulla bolletta del gas. L’Enea suggerisce un trucco contro le dispersioni di calore. Per unire comfort e risparmio energetico negli ambienti domestici basta posizionare un pannello riflettente tra muro e termosifone: anche un foglio di carta stagnola andrà benissimo per lo scopo! Questa singolare operazione si rivela particolarmente utile contro la dispersione del calore, soprattutto se il termosifone è incassato nella parete. “È un ‘trucco’ semplice, ma molto efficace” assicura l’Enea.

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