Conversazione cockpit-torre controllo – Il controllore di volo, dopo aver informato che la pista era libera e operativa e che i vigili del fuoco erano stati avvisati, avrebbe chiesto la posizione e l’altezza dell’aereo non ottenendo più risposta.

Le voci dei sopravvissuti – L’aereo si è schiantato nella notte di lunedì in una remota zona a 3.300 metri di altitudine, quando stava cercando di arrivare a destinazione, l’aeroporto di Rionegro alle porte di Medellin. Delle 77 persone a bordo, sei sono miracolosamente sopravvissute: tre giocatori della Chapecoense, squadra brasiliana di serie A, due membri dell’equipaggio e un giornalista.

‘Salvo per aver seguito le procedure’ – ‘Le luci si sono spente poco prima dell’impatto. Poi non ricordo altro’,  racconta Ximena Suarez, assistente di volo boliviana. Ximena, 28 anni, è stata trovata dai soccorritori all’interno della fusoliera dell’aereo schiantatosi contro ‘El Gordo’, la montagna che sovrasta Medellin. Ora è ricoverata in ospedale con fratture alle gambe e alle braccia ma i medici la considerano fuori pericolo. Il suo collega boliviano Erwin Tumiri, tecnico di bordo della LaMia ma fuori servizio su volo per Medellin, ha raccontato di essersi salvato per aver rispettato le procedure di emergenza. ‘Molti si sono alzati dai loro posti in preda al panico, gridando. Io sono vivo perché  mi sono messo in posizione fetale, con una valigia tra le gambe, come prevede il protocollo di sicurezza in caso di incidenti’, ha raccontato.