Transessualismo, il dovere della comprensione

Viviamo oggi nella società dei costanti cambiamenti, la scienza fa passi da gigante e sempre più gli esseri umani tentano di piegare al proprio volere la propria natura, e nello specifico il loro corpo. Sorge spontanea la domanda: ” Può un uomo cambiare se stesso in virtù della propria volontà ‘spodestando madre natura? La risposta non vi stupisca, non può che essere affermativa, tenuto conto che attraverso alcuni trattamenti chirurgici si può arrivare a cambiare se stessi, addirittura cambiando sesso o per lo meno dando la percezione agli altri di esserci riusciti nel mondo dell’apparire. Il mondo del transessualismo è ben iconograficamente dimostrato ed esplicitato nella storia della civiltà umana attraverso la scienza e l’arte. Da sempre esiste nell’uomo e nella donna la necessità di evadere dalla propria realtà, dal proprio io; nel caso di chi fa la scelta di essere transessuale, non è soltanto il frutto dell’essere il figlio del benessere e quindi del vizio, ma soggettiva necessità di cambiare radicalmente. Non è quindi moralmente giusto stare bene sia dentro che fuori? Far coincidere il benessere fisico con quello psicologico? Non è quello che ognuno di noi fa ogni giorno? Chi può contestare la volontà di un altro per bollarlo come pervertito? Inizialmente l’omosessualità veniva classificata tra le parafilie, cioè tra quelle patologie mentali inerenti alle emozioni e alla sessualità, compresa la pedofilia e secondo molti studiosi dell’epoca non vi era alcuna differenza tra omosessuali e pedofili. Finalmente dagli inizi del 2000, finalmente si è giunti alla conclusione che in nessun modo un omosessuale od un transessuale potrebbe nuocere alla società, ma nonostante tutto, il pregiudizio ed un finto perbenismo impediscono, spesso, con la violenza a queste persone di condurre tranquillamente la propria vita. La sfida è di livello culturale, nel 2016 abbiamo il dovere morale e civile di accettare, comprendere e riconoscere le diversità e far in modo di far vivere in sintonia tutte le persone. Per questo urge uno sforzo istituzionale per pretendere il rispetto delle diversità e per reprimere con ogni mezzo lecito, chiunque intacchi i valori della civiltà e della dignità.

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