Terremoto: come si misura l’intensità e cosa sono magnitudo e scale Richter e Mercalli

I terremoti sono uno degli eventi naturali più spaventosi, distruttivi e in buona parte imprevedibili che esistano. Quando la terra trema esistono precise regole per minimizzare i rischi, anche se la difesa principale resta la prevenzione, attraverso la costruzione di edifici anti-sismici e ponendo l’attenzione a dove si decide di edificare. Le moderne tecnologie, infatti, permettono di conoscere con precisione quali siano le zone del pianeta dove è più facile che la furia di un mega terremoto si scateni.

I sismi vengono misurati dalle scale Richter e Mercalli. Sono i due sistemi di misurazione della magnitudo di un terremoto. Conoscere le differenze tra queste scale permette di comprendere meglio l’intensità di un fenomeno.

Se durante l’attività sismica ci si trova in un luogo chiuso, è bene ripararsi nel vano di una porta inserita in un muro portante o sotto una trave. In alternativa ci si può rintanare sotto un tavolo. Meglio non farsi prendere dal panico correndo verso le scale più vicine e, soprattutto, bisogna evitare gli ascensori. Se durante un terremoto ci si trova all’aperto, invece, è opportuno non sostare in prossimità di ponti o terreni franosi e allontanarsi da tutto ciò che potrebbe crollare.

Come avviene un sisma e cos’è la magnitudo

La magnitudo è la misurazione indiretta dell’energia meccanica sprigionata da un terremoto all’ipocentro, il punto in cui inizia a propagarsi la frattura che genera la scossa tellurica. Si basa sull’ampiezza delle onde sismiche, che vengono registrati dai sismografi.

La magnitudo indica l’intensità apparente di un fenomeno e non è utilizzata solo per i terremoti. Ad esempio si può riferire alla luminosità di una stella vista dalla Terra: le stelle più luminose hanno una magnitudo apparente inferiore, mentre le stelle meno luminose hanno una magnitudo apparente superiore.

Per i terremoti, invece, ne misura l’intensità attraverso una scala: le più famose sono la Richter e la Mercalli.

Cos’è la scala Richter e a cosa corrispondono i livelli

La scala di magnitudo di Richter è una scala logaritmica utilizzata per misurare l’intensità dei terremoti. È stata sviluppata nel 1935 da Charles F. Richter e Beno Gutenberg presso il California Institute of Technology. La scala di Richter assegna un numero a ciascun terremoto, in base all’energia liberata durante il sisma. La scala non ha un limite. In linea del tutto teorica, infatti, tale valore può essere elevatissimo, anche se i terremoti di magnitudo superiore a 9 sono estremamente rari.

Richter scelse arbitrariamente una magnitudo zero per un terremoto che mostri uno spostamento massimo di un micrometro (1/1000 di mm) con il sismografo posto a 100 km di distanza dall’epicentro. Il problema maggiore della scala Richter è che i valori sono solo debolmente correlati con le caratteristiche fisiche della causa dei terremoti. Inoltre, vi è un effetto di saturazione verso le magnitudini superiori a 8.3, che tende a dare lo stesso valore per eventi che sono differenti tra loro.

Nei primi anni 2000 la maggior parte dei sismologi considera le tradizionali scale di magnitudini obsolete. Per questa ragione la scala di Richter è stata in buona parte sostituita dalla scala di magnitudo del momento sismico (Mw), che è più accurata per valutare la grandezza dei terremoti di magnitudo superiore a 5.0. Tuttavia, la scala di Richter è ancora comunemente utilizzata nei media e nel linguaggio comune.

Le differenze tra magnitudo locale e magnitudo momento

Le più recenti scale di misurazione dei terremoti sono sicuramente più accurate e si sono sviluppate parallelamente alle conquiste tecnologiche ottenute con il passar degli anni.

La Magnitudo Locale (ML) è stata la prima scala di magnitudo ad essere sviluppata ed è associata alla scala Richter. Si basa sull’ampiezza delle onde sismiche registrate dai sismografi vicino all’epicentro del terremoto e misura principalmente la quantità di energia rilasciata durante un terremoto di magnitudo inferiore a 7.0 e in aree vicine agli strumenti di misura.

Come abbiamo visto questa misurazione è stata in anni relativamente recenti sostituita da strumenti più efficaci e precisi. La Magnitudo del Momento Sismico (Mw) è una scala introdotta negli anni ’70. Si basa sulla misurazione della quantità totale di energia sismica rilasciata durante un terremoto, nota come momento sismico. Questa magnitudo è calcolata utilizzando dati provenienti da sismografi situati in tutto il mondo (non solo di quelli situati nei pressi dell’evento) e tiene conto della durata, dell’area di rottura e della resistenza delle rocce coinvolte nel terremoto. È in grado di misurare con maggiore precisione terremoti di magnitudo superiore a 5.0 e può fornire una stima più accurata dell’energia totale rilasciata.

Queste scale sono utili anche per comparare l’intensità delle scosse che compongono uno sciame sismico, cioè della sequenza di terremoti che si verificano in una stessa area geografica e temporale.

Cos’è la scala Mercalli sugli effetti del terremoto

Una volta compresa la differenza tra magnitudo locale e magnitudo del momento, resta da capire dove si inserisce la scala Mercalli. È una scala utilizzata per valutare l’intensità di un terremoto, ma contrariamente alla Richter che si basa sulla magnitudo, la Mercalli valuta gli eventi in base agli effetti osservati e percepiti dalle persone e dalle strutture nell’area colpita. Questa scala prende il nome dal sismologo italiano Giuseppe Mercalli, che l’ha sviluppata alla fine del XIX secolo.

Descrive l’impatto soggettivo del terremoto sulla popolazione e sull’ambiente circostante. Di fatto ne valuta le conseguenze. È composta da diversi livelli di intensità, che vanno da I (quando il terremoto è quasi impercettibile) a XII (terremoto catastrofico che causa gravi danni e cambiamenti nell’ambiente).

Le valutazioni della scala di Mercalli si basano su osservazioni e rapporti degli effetti del terremoto, come danni alle strutture, spostamenti di oggetti, sensazioni delle persone e cambiamenti nell’ambiente circostante. Poiché le valutazioni si basano su osservazioni soggettive, la scala di Mercalli può variare da luogo a luogo all’interno dell’area colpita da un terremoto.

La scala di Mercalli è spesso utilizzata insieme alla Richter per fornire una comprensione completa dell’impatto di un terremoto su una determinata area.

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